La compagnia dell’anello del generale Vannacci

Roberto Vannacci via Facebook

(corriere.it, 22 ottobre 2024)

Una festa di compleanno un po’ particolare per Roberto Vannacci. E non tanto per la torta, quanto per la foto di gruppo che il generale posta su Facebook, che lo ritrae insieme ai fedelissimi dell’associazione (che secondo indiscrezioni potrebbe farsi partito) del “Mondo al contrario”. «Sempre più avanti. Grazie per la splendida sorpresa», commenta Vannacci.

«Grandissimi», gli fa eco sui social Gianni Alemanno. Ma nella foto colpisce un dettaglio. Tutti eccetto Vannacci e uno dei suoi assistenti, Massimiliano Simoni, hanno un anello particolare all’anulare. L’anello è una creazione di una gioielleria di Arezzo e costa circa 50 euro. Un anello con un fascio littorio e una X, simbolo della Decima Mas. Ma la vendita dell’anello è riservata: serve l’autorizzazione dei dirigenti del comitato.

Nonostante i rimandi al periodo fascista, sul sito dell’associazione vannacciana si legge: «Noi siamo apartitici e apolitici così come da statuto e regolamento in auge. La Xa Flottiglia Mas non è mai stata né regia, né repubblicana, né fascista, né badogliana. Essa fu splendidamente e soltanto italiana». Un richiamo esplicito al battaglione del generale golpista Junio Valerio Borghese. Il 23 novembre a Marina di Grosseto è fissata la seconda assemblea nazionale del “Mondo al contrario”, un incontro che dovrebbe sancire – alla presenza di Vannacci – il passaggio a movimento politico.

Intanto, per il generale arriva una reprimenda europea. Secondo l’Ecri (European Commission against Racism and Intolerance), la commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa (organizzazione internazionale non Ue con sede a Strasburgo), alcune affermazioni fatte dall’eurodeputato sono «razziste» e «fobiche». «Esempi recenti di dichiarazioni razziste e fobiche nei confronti delle persone Lgbt nella vita pubblica» scrive l’Ecri in un rapporto diffuso oggi, che esprime preoccupazione per la diffusione dell’hate speech, che viene “banalizzato” e quindi reso accettabile ad opera di figure pubbliche «includono le osservazioni fatte in un libro pubblicato nel 2023 da un generale delle forze armate italiane. L’autore ha dichiarato che i gay “non sono normali” e ha indicato che l’accettazione delle persone Lgbt è il risultato di complotti da parte della “lobby gay internazionale”». Il rapporto non fa il nome di Vannacci, ma i riferimenti sono inequivocabili.

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