(lastampa.it, 3 agosto 2024)
L’Iba, International Boxing Association, ente che gestisce il pugilato Elite (ex dilettantistico) ma non quello delle Olimpiadi, ha deciso di pagare ad Angela Carini il premio stabilito prima dei Giochi per coloro che conquistano l’oro a Parigi 2024. In una nota l’ente spiega che, per decisione del presidente russo Umar Kremlev, Carini verrà premiata «come se fosse diventata campionessa olimpica».
Il premio consiste in 100mila dollari (netti), di cui 50mila all’azzurra, 25mila al suo allenatore e 25mila alla federazione di appartenenza e quindi alla Federazione Pugilistica Italiana (Fpi), che però di recente ha lasciato l’Iba per confluire in un nuovo ente, World Boxing. «Non riuscivo a guardarla mentre piangeva» le parole di Kremlev riferite a Carini, «e non posso rimanere indifferente a una situazione del genere. Non capisco perché uccidano il pugilato femminile. Per mantenere le condizioni di sicurezza, dovrebbero competere solo le atlete eleggibili». L’Iba ha annunciato che tutelerà – ma senza spiegare come – anche l’uzbeka Sitora Turdibekova, che ieri ha regolarmente combattuto e perso ai punti contro l’altra boxeur iperandrogina [come Imane Khelif – N.d.C.], la taiwanese Lin Yu-ting.
Così come World Athletics, anche l’Iba prima delle Olimpiadi aveva annunciato che avrebbe distribuito dei premi in denaro ai medagliati olimpici. La differenza con la federazione mondiale dell’atletica è che questa premierà solo gli ori, mentre quella pugilistica darà soldi anche a chi prende l’argento (50mila dollari, di cui 25 mila all’atleta e il resto a coach e federazione nazionale) e il bronzo (25mila, di cui 12,5 all’atleta e il resto da distribuire). Nel caso della Carini, come detto, è stato stabilito di premiare lei, il suo allenatore e la Fpi, come se avesse vinto l’oro. Ma la pugile italiana ha già rifiutato il denaro.