di Serena Di Ronza (ansa.it, 10 luglio 2024)
Joe Biden è «un eroe che ha salvato la democrazia nel 2020», ma «non può vincere la battaglia contro il tempo» e per questo deve ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca. Le parole di George Clooney sono una doccia fredda sugli sforzi del presidente in carica per rilanciare la sua campagna elettorale dopo la disastrosa performance durante il primo confronto con Donald Trump. Parole che pesano come macigni.
E che vanno ad aggiungersi al colpo già inflitto da Nancy Pelosi. L’ex speaker della Camera non ha infatti scaricato il presidente ma non l’ha neanche appoggiato, esortando tutti ad attendere la fine del vertice Nato prima di esprimersi. «Sta al presidente decidere se correre. Lo stiamo tutti incoraggiando a prendere una decisione. Il tempo stringe» ha detto vaga la Pelosi ai microfoni di Msnbc, rispondendo a chi gli chiedeva se sostenesse la candidatura di Biden.
«Voglio che faccia ciò che decide di fare. Dico a tutti di aspettare, di non mettere sul tavolo quello che pensano finché non vediamo come va questa settimana» ha aggiunto, incalzata, durante l’intervista. Pelosi è considerata una delle figure chiave del partito Democratico, una delle poche – l’unica con una tale caratura politica – che potrebbe dire al presidente di farsi da parte.
George Clooney, invece, non ha atteso la fine della settimana per uscire allo scoperto e infliggere un duro colpo a Biden, mostrando come anche Hollywood, nocciolo duro del partito liberal, inizi a vacillare. Democratico di lunga data, grande amico di Barack Obama e scelto dallo staff del presidente insieme a Julia Roberts per una campagna social per attirare sostenitori, Clooney ha scelto il New York Times per il suo appello. E lo ha fatto sollevando implicitamente dubbi sulla difesa a spada tratta del presidente da parte del suo staff.
«Non può vincere la sua battaglia contro il tempo. Nessuno di noi può. È terribile da dire ma il Joe Biden con cui sono stato insieme tre settimane fa per una raccolta fondi non era il Joe Biden del 2010. Non era il Joe Biden del 2020. Era la stessa persona che abbiamo visto al dibattito» ha scritto Clooney, lasciando intendere che il Biden visto durante il confronto con Trump non era un’eccezione. L’evento cui il famoso attore fa riferimento è la maxi raccolta fondi a Los Angeles, avvenuta dopo il G7 in Italia alla presenza anche di Obama.
La star di Ocean’s Eleven se la prende soprattutto con i leader del partito Democratico, che finora hanno fatto muro sul presidente: «Devono smetterla di dirci di non aver visto quello che 51 milioni di persone hanno visto». «L’intervista con George Stephanopoulos ha solo rafforzato quello che abbiamo visto la settimana prima» ha aggiunto Clooney, osservando come con Biden candidato i democratici non solo non vincono la Casa Bianca ma rischiano di perdere anche la Camera e il Senato. «Questa non è solo la mia opinione: questa è l’opinione di ogni senatore, deputato e governatore con cui ho parlato in privato» ha spiegato Clooney.
Concorda sulle difficoltà di Biden anche Stephanopoulos, l’anchorman della Abc che lo ha intervistato. «Non può servire altri quattro anni», ha risposto a un passante a New York che gli chiedeva cosa pensasse del presidente. A complicare il quadro di Biden e gli sforzi di rilancio della sua campagna è anche l’aumento delle defezioni pubbliche in Congresso. I deputati democratici che hanno chiesto il ritiro del presidente sono infatti saliti a otto e qualche crepa inizia a emergere anche in Senato, con Michael Bennett che prevede una «vittoria a valanga» di Trump. Proprio l’ex presidente si gode, intanto, il caos nel partito Democratico e sfida Biden: «Facciamo subito un altro dibattito».