di Alfredo Toriello (vanityfair.it, 1° luglio 2024)
In campagna elettorale tutto – o almeno quasi tutto – è lecito, anche mandare messaggi agli elettori attraverso il proprio outfit, come dimostra Jill Biden. Per il raduno del presidente Joe Biden a Raleigh, Carolina del Nord, la Flotus infatti decide di sfruttare anche il suo abito per invogliare gli indecisi e convincere ancor di più i sostenitori ad andare alle urne e far sentire la propria voce alle prossime elezioni presidenziali.
Sul palco insieme al presidente, Jill Biden arriva sfoggiando un abito in crêpe di seta blu navy griffato Christian Siriano; su tutto il vestito, la scritta bianca in stampatello: «Vote» (Vota). A completare la mise, un paio di orecchini pendenti di perle, una collana, diversi braccialetti e décolleté blu navy a punta perfettamente abbinate. Ovviamente il primo a commentare la mise non poteva che essere il designer, che su Instagram scrive: «Come giovane brand e designer americano, quello che possiamo fare è dare voce ai nostri vestiti e spero che questo vi parli. Ora mettiamoci al lavoro!».
Un escamotage non del tutto nuovo per Jill Biden poiché lo usò anche nel settembre del 2020, nel pieno della campagna elettorale che poi vide il candidato democratico trionfare sul The Donald. In quell’occasione però, più che sul vestito, la scritta «Vote» la indossò sul suo stivale alto, nero come il blazer sopra l’abito viola.
Tornando a oggi, la scelta della First Lady non è solo un modo per rivolgersi agli elettori, ma anche per sostenere il marito dopo il primo dibattito sulla Cnn contro Donald Trump, in cui Joe Biden non ha brillato. Difatti, alcune volte il presidente in carica ha perso il filo del discorso mentre rispondeva alle domande e ha anche usato un tono di voce molto debole che ha poco rassicurato.
Per la maggioranza degli americani Joe Biden deve ritirarsi prima delle elezioni di novembre 2024, secondo un sondaggio commissionato dalla Cbs. Ma lui per il momento non vuole farsi da parte, soprattutto dopo aver ricevuto il sostegno da parte della famiglia con cui si è riunito a Camp David. Chissà che la scritta «Vote» di Jill Biden non porti bene come già successo quattro anni fa.