(ilpost.it, 12 febbraio 2024)
Domenica il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha aperto il suo account ufficiale sul social network cinese TikTok. Nel suo primo video, risponde alle domande di una voce fuori campo riguardanti il Super Bowl, la seguitissima finale del campionato di football americano che si è svolta proprio domenica sera: il video finisce con «Trump o Biden?» e la sua risposta «Stai scherzando? Biden».
Il suo arrivo su TikTok, estremamente popolare fra le persone che hanno fra i 18 e i 25 anni, è stato interpretato come un tentativo di avvicinarsi agli elettori più giovani in vista delle presidenziali che si terranno il prossimo novembre. La volontà di adattarsi ai contenuti e al linguaggio di TikTok e delle generazioni più giovani si nota anche dal fatto che è stato girato in un contesto informale e con abiti casual, e su un argomento che non c’entra con la politica, e dalla descrizione del video («lol hey guys», che tradotto sarebbe qualcosa come «che ridere, ciao ragazzi»).
Oltre che dall’icona del suo profilo: un disegno in bianco e nero del volto di Biden con due laser rossi al posto degli occhi. Si tratta del suo alter ego “Dark Brandon”, un termine creato da gruppi di estrema destra e ripreso anche da alcuni politici Repubblicani per descriverlo come un cattivo dei fumetti, di cui il Partito Democratico e i suoi elettori si sono da tempo riappropriati in modo ironico, facendolo diventare un meme.
La scelta di Biden di iscriversi a TikTok ha anche una valenza politica di per sé, dato che il partito Repubblicano è molto contrario alla diffusione di questo social. L’ala trumpiana del partito ne ha in più occasioni parlato come di uno strumento del Partito Comunista Cinese per spiare la popolazione statunitense e interferire con il suo processo democratico. Negli Stati Uniti l’uso di TikTok è attualmente vietato sui telefoni cellulari e su altri dispositivi governativi, e diversi governatori Repubblicani hanno provato a vietarlo più estesamente negli ultimi anni, senza successo.
Lunedì è stato pubblicato un secondo video che mostra tutte le volte in cui l’ex presidente Donald Trump – che è il candidato favorito alle primarie del partito Repubblicano – si è preso pubblicamente il merito del ribaltamento della sentenza Roe v. Wade, che garantiva il diritto all’aborto, che è avvenuto a giugno del 2022 e ha portato alla creazione di leggi che hanno completamente bandito o limitato moltissimo l’accesso all’aborto in molti Stati. La scelta di concentrarsi su questo tema, proprio su TikTok, non è casuale, visto che molti elettori giovani, anche Repubblicani, sono contrari alle limitazioni all’aborto.