Archivio mensile:Febbraio 2024

La Sandra Milo che non si ricorda, paladina di mille cause

di Valter Vecellio (huffingtonpost.it, 2 febbraio 2024)

Un’epoca remota, il 1966. I partiti ci sono ancora: con le loro sezioni, gli apparati, i congressi, le “feste”; hanno anche i loro quotidiani: la Democrazia Cristiana Il Popolo; il Partito Comunista l’Unità; e poi l’Avanti!, organo del Partito Socialista; Il Secolo d’Italia, del Movimento Sociale; La Voce Repubblicana del Partito Repubblicano… giornali ancora letti, dai militanti e dalla classe allora dirigente.

Ansa

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Lionel Messi ha dovuto spiegare che non preferisce il Giappone alla Cina

(ilpost.it, 20 febbraio 2024)

Lunedì Lionel Messi, che adesso gioca nella squadra statunitense di calcio dell’Inter Miami, ha risposto pubblicamente a una polemica nata dalla sua mancata partecipazione a un’amichevole dell’Inter Miami a Hong Kong, pubblicando sul social cinese Weibo un video “riparatore” in cui ha cercato di spiegare la sua posizione. La polemica, che era iniziata giorni fa e non si è ancora conclusa, sta coinvolgendo il governo di Hong Kong, i media di Stato cinesi e perfino la Nazionale argentina.

Ph. Louise Delmotte / Ap

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Luvumbu esulta come Lukaku, costretto a rifugiarsi in Congo

di Edoardo Giribaldi (huffingtonpost.it, 19 febbraio 2024)

Héritier Luvumbu, ala sinistra da qualche giorno non più in forze al Rayon Sports, squadra che naviga nelle zone alte della classifica della Premier League del Ruanda, massimo campionato di calcio a livello nazionale, segna, direttamente da calcio di punizione, il gol dell’1-0 nel match contro il Police F.C. Qualche giorno più tardi viene sospeso dalla Federazione calcistica del Ruanda per sei mesi, il suo contratto col Rayon Sports viene stracciato per “cattiva condotta” ed è costretto a lasciare il Paese, rifugiandosi nella Repubblica Democratica del Congo, accolto dal ministro dello Sport locale.

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Il caso attorno alla canzone che Israele presenterà all’Eurovision

(ilpost.it, 24 febbraio 2024)

Questa settimana l’emittente pubblica israeliana Kan ha annunciato di avere dato inizio a un «dialogo» con l’Unione Europea di Radiodiffusione (Ebu, l’ente che organizza l’Eurovision Song Contest, il più importante e seguito concorso musicale europeo) relativo all’ammissibilità di October Rain, la canzone che dovrebbe rappresentare Israele alla prossima edizione della manifestazione, che inizierà il 7 maggio a Malmö, in Svezia. Da qualche anno, per ragioni di mercati affini, la competizione coinvolge infatti Paesi di altri continenti, come l’Australia e per l’appunto Israele.

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Uso pesante di palco leggero: se l’artista-attivista dirotta lo show

di Sebastiano Pucciarelli (huffingtonpost.it, 17 febbraio 2024)

Molto si è detto sull’irruzione della politica in un Festival di Sanremo che, fino all’ultimo, pareva decisamente apolitico. In questa edizione della normalizzazione ci si era rassegnati a dibattere su un paio di scarpe e un balletto poco riuscito, dopo gli “exploit trasgressivi” dei cantanti lo scorso anno (anche lì tutto sommato poca roba, nonostante la solita amplificazione Ariston: Articolo 31 e Fedez che urlano «Giorgia legalizzala», e sempre Fedez che prima strappa la foto di un sottosegretario, poi cede al bacio di Rosa Chemical).

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Donald Trump e le sneakers tutte d’oro post-sentenza

di Aurora Mandelli (vanityfair.it, 19 febbraio 2024)

Se i brand fanno politica, la politica può usare la moda? Sicuramente Donald Trump non poteva che essere il primo leader a lanciarsi in questa impresa. L’ex presidente degli Stati Uniti, attualmente in corsa per le prossime elezioni, ha ufficialmente firmato una linea di sneakers limited edition chiamata Never Surrender High-Tops. Con tanto di promozione a mo’ di influencer effetto shoc.

Ph. Chip Somodevilla / Getty Images

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Nessuno prende più sul serio Kanye West

(ilpost.it, 14 febbraio 2024)

Tre anni dopo Donda, il rapper americano Kanye West (che si fa chiamare oggi “Ye”) ha pubblicato un nuovo disco: è intitolato Vultures 1, è stato realizzato in collaborazione con il cantante Ty Dolla Sign, e la maggior parte dei critici ne ha parlato male, malissimo, o si è rifiutato addirittura di recensirlo. Dopo essere stato uno dei più celebrati rapper al mondo, West è infatti diventato un personaggio screditato e detestato da molti, che per via di insistenti dichiarazioni antisemite, sessiste, razziste, complottiste e più generalmente stupide e ignoranti ha reso pressoché impossibile far parlare di sé per la sua musica.

Ph. Richard Shotwell / Invision – Ap

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La musica è il messaggio: la fede e il ritmo di Bob Marley

di Valeria Verbaro (hollywoodreporter.it, 16 febbraio 2024)

“Exodus, movement of Jah people”, inizia così, con un viaggio, un movimento, un flusso, il brano che dà il titolo all’album più celebre di Bob Marley & The Wailers, Exodus appunto. Quello che espande i confini della musica reggae, trasformandola forse per sempre. Portando, forse, in secondo piano nella diffusione di massa, la potenza politica, culturale e religiosa da cui nasce.

Paramount Films

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Il fantasma di Lenin spaventa anche Putin

di Marta Allevato (agi.it, 20 gennaio 2024)

A cento anni dalla sua morte, annunciata il 21 gennaio 1924, il fantasma di Lenin continua ad aleggiare sulla Russia e spaventa persino Vladimir Putin. Ne è convinto Gian Piero Piretto, già docente di Cultura russa alla Statale di Milano, che alla morte e alle esequie del padre della Rivoluzione d’Ottobre ha dedicato uno dei primi capitoli del suo recente saggio L’ultimo spettacolo (Raffaello Cortina Editore), dedicato ai funerali sovietici che hanno fatto la Storia.

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