Archivio mensile:Febbraio 2023

Sanremo, Day 1

di Guia Soncini (linkiesta.it, 8 febbraio 2023)

Sono passati trentun anni da quando Corrado Guzzanti e i suoi compari di Avanzi cantavano «e ora che pure Benigni s’è sposato non ci sta più chi ci bestemmia sul mercato», quindi quando ieri mattina Amadeus ha annunciato che ieri sera ci sarebbe stato Benigni a leggere articoli della Costituzione, Benigni con Mattarella, nientemeno, abbiamo tutti pensato: beh, certo, ormai è venerato maestro, mica più in quota comico.

Ansa

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“Essi vivono” è un classico dell’horror anticapitalista

di Eileen Jones (Jacobin / internazionale.it, 6 gennaio 2023)

Di solito è Halloween il periodo dell’anno in cui ogni socialista che si rispetti riguarda Essi vivono (1988). Questo classico di culto, in cui occhiali da Sole con lenti rivelatrici mostrano la mostruosità dei nostri padroni e la brutale società aliena che hanno creato, procura sempre un piacere nuovo a ogni visione. Sebbene non abbia avuto un grande successo quando uscì, Essi vivono è uno dei film più apprezzati di John Carpenter per la sua straordinaria preveggenza nel descrivere le conseguenze della rivoluzione reaganiana che travolse la società statunitense, in modo disastroso e pervasivo, a partire dagli anni Ottanta.

7e Art / Alive Films / Contrasto

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Grammy 2023: Shervin Hajipour vince con “Baraye”, inno alle proteste in Iran

a cura di Elisabetta Murina (fanpage.it, 6 febbraio 2023)

Tra i vincitori dei Grammy Awards 2023, c’è anche Shervin Hajipour. Il giovane cantante iraniano, 25 anni, ha vinto nell’inedita categoria “Miglior canzone per il cambiamento sociale” con la sua Baraye, inno delle proteste che hanno attraversato l’Iran negli ultimi mesi. Quest’anno, per la prima volta nella storia dei Grammy, è stata premiata una canzone per la sua capacità di essere portatrice di cambiamento sociale.

Getty Images / Melobit

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“Spare”, il dolore dei ricchi fa cassetta

di Antonella Boralevi (huffingtonpost.it, 12 gennaio 2023)

400mila copie vendute in un giorno, 40 milioni di dollari per l’autore. Spare, “Il pezzo di ricambio”, firmato da Harry d’Inghilterra (ma scritto dallo stesso ghostwriter, J.R. Moehringer, che ha creato il best seller Open di Andre Agassi) è un successo epocale di vendite. Alla pari con la saga di Harry Potter. A Londra, ci si picchia per conquistarne una copia. Perché succede?

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Scarcerato dopo sette mesi il regista iraniano Panahi

di Andrea Nobili Tartaglia (agi.it, 3 febbraio 2023)

Jafar Panahi è stato rilasciato su cauzione due giorni dopo aver iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la sua detenzione, durata quasi sette mesi. Il regista iraniano era stato arrestato mesi prima che scoppiassero le attuali proteste contro il regime, ma la sua prigionia è diventata un simbolo della difficile situazione degli artisti che si sono opposti alle autorità.

Ph. Atta Kenare / Afp

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Il procione rapito a Kherson, arma della propaganda russa

di Matteo Castellucci (linkiesta.it, 28 gennaio 2023)

La sua patria non l’ha dimenticato, anche ora che è nelle grinfie dei nemici. I russi l’hanno rapito durante la ritirata da Kherson. Forse come rappresaglia, forse per ottenere un riscatto. Hanno ipotizzato di usarlo come contropartita in uno scambio di prigionieri. È costretto a girare video propagandistici per il Cremlino, che lo schiavizza nelle campagne social, ma la sua frustrazione è evidente. Il ministero della Difesa ucraino ha promesso di vendicarlo.

Telegram

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La strana ossessione per i manghi nella Cina di Mao

(ilpost.it, 27 gennaio 2023)

Per circa un anno e mezzo, a partire dall’estate del 1968, nella Cina di Mao Zedong si sviluppò uno strano culto ossessivo per il mango, un frutto che fino a quel momento quasi nessuno nel Paese aveva mai visto o conosciuto. Per mesi la propaganda di Mao, che governava la Cina in maniera autoritaria, fu invasa da una bizzarra iconografia del mango, che cominciò a comparire praticamente ovunque e a essere venerato in molti modi da grandissima parte della popolazione, in alcuni casi spontaneamente e in altri sotto la costrizione del governo.

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Il “diplomatic dressing” nel tour caraibico dei reali d’Olanda

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 31 gennaio 2023)

Maxima d’Olanda in rosso è un omaggio alla bandiera del suo Paese. Insieme al marito Willem-Alexander, con un completo blu, e alla figlia Amalia, con un tailleur a base bianca, i tre erano un esempio perfetto di diplomatic dressing per la visita ad Aruba, la prima tappa del tour caraibico in cui ci sono stati appuntamenti ufficiali come la visita al Parlamento e l’ispezione alla guardia d’onore.

Nieboer / ipa-agency.net

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Zelensky a Sanremo è l’occasione per gli ucraini di riappropriarsi della canzone italiana

di Yaryna Grusha Possamai (linkiesta.it, 28 gennaio 2023)

La polemica sulla partecipazione di Volodymyr Zelensky a Sanremo ha quasi superato quelle sulle accise e ha raggiunto il livello di quella sul servizio fotografico del presidente ucraino e della First Lady su Vogue. Tra l’altro l’Italia è stato l’unico Paese che si è indignato, grazie al sostegno di troll russi che, con il loro scarso Italiano via Google Translate, denunciavano un presidente «che al posto di fare la guerra, posa per un servizio su Vogue».

Ph. Claudio Onorati / Ansa

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