Archivio mensile:Aprile 2022

La politicizzazione degli influencer russi

(ilpost.it, 12 aprile 2022)

Nelle ultime settimane, per controllare l’informazione sulla guerra in Ucraina, il governo russo ha rafforzato la censura sui siti di news che non si adeguavano alla versione governativa dei fatti e ha bloccato l’accesso a diversi social network. Le misure non hanno solo costretto diversi giornali russi a chiudere, su ordine dell’agenzia statale delle comunicazioni Roskomnadzor o in applicazione di una legge recente che definisce “fake news” tutto ciò che non è approvato dal governo; hanno anche costretto molti blogger e influencer russi, che con i social e le piattaforme on line lavoravano e guadagnavano, a riorganizzarsi per non perdere i propri follower e limitare i danni economici. Alcuni hanno deciso di lasciare il Paese e puntare su un pubblico internazionale, iniziando a creare contenuti in Inglese. Tantissimi altri stanno migrando in massa verso le piattaforme alternative approvate dal governo, che ha tutto l’interesse a controllare la circolazione dei contenuti on line e a usare gli influencer come strumento di propaganda.

Instagram

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Morgan sta pensando di candidarsi con Sgarbi

di Alberto Di Majo (agi.it, 15 aprile 2022)

«Io candidato alle prossime elezioni? Ci sto pensando». Marco Castoldi, in arte Morgan, spiega all’Agi perché ha deciso di prendere in considerazione la proposta che gli ha rivolto pochi giorni fa Vittorio Sgarbi: far parte della lista che Rinascimento presenterà alle amministrative del 12 giugno a Verona o a Parma. «Di fronte all’azione politica sono affascinato e valuterò se questa ipotesi è realizzabile subito o tra un po’ di tempo. Non basta avere qualcosa da dire o una visione, bisogna anche saper svolgere il duro lavoro del politico». Certo, aggiunge Morgan, «non ho padroni e non sono corruttibile. Non sono né di destra né di sinistra, oggi non hanno più senso e non hanno la forza delle idee. Appartengo al pensiero filosofico dell’anarchia». Non gli piace l’espressione “discesa in campo”, «lo disse Berlusconi per usare un paragone calcistico» ricorda.

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Zelensky dice che si sente come Bill Murray in “Ricomincio da capo”

(ilpost.it, 16 aprile 2022)

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato intervistato da Anne Applebaum e Jeffrey Goldberg dell’Atlantic. La conversazione ha toccato vari temi: tra le altre cose, Zelensky ha detto che l’ottimismo sull’esito della guerra attualmente espresso da molti americani ed europei è ingiustificato. Se i russi non vengono espulsi dalle province orientali, dice Zelensky, «possono ritornare al centro dell’Ucraina, e addirittura a Kiev. È possibile. Non è ancora il momento di dire che abbiamo vinto». Zelensky ha, inoltre, espresso una certa frustrazione rispetto alla ripetitività dei suoi colloqui con i leader mondiali. Come raccontano Applebaum e Goldberg, Zelensky infatti passa ore al telefono, su Zoom, su Skype, a rispondere alle domande di presidenti e primi ministri.

Ph. Evgeniy Maloletka / Ap

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Fedez ha lanciato una sua Fondazione

di Nicola Bambini (vanityfair.it, 11 aprile 2022)

L’impegno sociale di Fedez continua a crescere, in maniera sempre più strutturata. Dopo l’operazione al pancreas a causa di un tumore neuroendocrino, il rapper ha infatti lanciato la sua Fondazione, «una realtà filantropica, senza scopo di lucro, che opera su tre pilastri fondativi: il sociale, la solidarietà e la pubblica utilità». Un’importante iniziativa che segue una serie di recenti progetti portati avanti dall’artista e dalla moglie, Chiara Ferragni; su tutte la raccolta fondi per la costruzione di un nuovo reparto all’Ospedale San Raffaele di Milano per rispondere all’esplosione del Covid-19. La Fondazione Fedez E.T.S. (l’acronimo sta per Ente del Terzo Settore) «è, per esplicita e dichiarata intenzione del suo fondatore, la naturale evoluzione della responsabilità sociale dimostrata da Fedez nelle molte azioni concrete da lui messe in atto in prima persona nelle emergenze che il nostro Paese ha dovuto affrontare in questi ultimi difficilissimi mesi. Con la Fondazione tutto questo assumerà un orizzonte più ampio», si legge ancora sul comunicato on line, «in quanto la gestione della contingenza verrà coniugata con l’attività programmatica propria di un ente di questo tipo».

Fedez via Instagram

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Il giorno di Jackie Robinson

(ilpost.it, 15 aprile 2022)

Nello sport nordamericano il 15 aprile di ogni anno è il giorno di Jackie Robinson. In questa data, nel 1947, iniziò la fine della segregazione degli afroamericani nel baseball, lo sport nazionale americano, il cui campionato principale, la Major League, era fin lì riservato ai giocatori bianchi. Quel giorno Robinson, seconda base di 28 anni, nipote di schiavi e figlio di agricoltori della Georgia, scese in campo con il numero 42 al vecchio Ebbets Field di Brooklyn nella partita inaugurale della stagione tra i Brooklyn Dodgers e i Boston Braves. Fu il primo afroamericano a farlo nell’epoca moderna del baseball e della Major League. Da lì in avanti i giocatori prima relegati nei campionati degli afroamericani – le cosiddette Negro Leagues – iniziarono a trovare sempre più spazio in Major League, che divenne un vero campionato nazionale e mise progressivamente fine alle leghe segregazioniste.

jackierobinson.com

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Trump in Pennsylvania appoggia il Dr. Oz

di Massimo Basile (agi.it, 10 aprile 2022)

Sfidando il suo cerchio magico e i big del partito repubblicano, Donald Trump ha dato il suo endorsement per la carica di senatore della Pennsylvania al controverso cardiochirurgo Mehmet Oz, celebre e chiacchierato personaggio televisivo, conosciuto dagli americani come Dr. Oz, conduttore del The Dr. Oz Show. Nato a Cleveland, in Ohio, da genitori turchi, 61 anni, laureato ad Harvard e poi diventato un accademico alla Columbia come “professore emerito di Chirurgia”, Oz ha assunto i contorni della star quando è diventato presenza fissa del popolare talk show condotto da Oprah Winfrey. Dopo cinque anni come ospite, Oprah gli propose di condurre un programma in prima persona. Dalla tribuna televisiva il Dr. Oz, come luminare della scienza, ha lanciato una serie di messaggi controversi.

Reuters

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Nazismo involontario

di Antonio Gurrado (ilfoglio.it, 12 aprile 2022)

Se qualcuno fa il saluto nazista, già è grave di per sé. Se adolescente, forse ancor più; e sicuramente se fa un lavoro – ad esempio lo sportivo – che lo espone a diretto contatto col pubblico. Se poi è russo, la faccenda tracima nel tragico e sfiora addirittura il ridicolo, alla luce del corrente progetto di denazificare l’Ucraina. Per questo ha fatto scalpore il saluto nazista con cui un quindicenne russo pilota di kart, Artyom Severyukhin, ha salutato la propria vittoria ai campionati europei. La Fia lo ha condannato, la scuderia lo ha licenziato in tronco, lui si è scusato in modo inoppugnabile: “Nelle mie azioni non c’era alcuna intenzionalità”.

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Come il sosia di Zelensky è scappato dall’Ucraina aiutato dai sosia di Putin e Kim Jong-un

(ilfattoquotidiano.it, 8 aprile 2022)

La storia la racconta il Washington Post ed è quella del sosia di Volodymyr Zelensky. Avete letto bene: per Umid Isabaev, il giorno dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, è stato subito chiaro che essere uguale al presidente del Paese non fosse in alcun modo un vantaggio. Ora, il racconto diventa quasi distopico perché a offrire aiuto al 41enne incredibilmente somigliante a Zelensky sono stati i sosia di Vladimir Putin e di Kim Jong-un. E proprio quest’ultimo, che per il Washington Post è “Howard X” (ha accettato di parlare solo mantenendo il proprio anonimato), ha deciso di dare una mano al falso Zelensky pur trovandosi migliaia di chilometri lontano dall’Ucraina. Lo conosceva personalmente? No. Ma aveva saputo della sua esistenza quando il canale Russia 24 aveva mandato in onda un servizio sui sosia dei politici noti.

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L’annuncio di Disney: “Entro la fine dell’anno metà dei nostri personaggi sarà Lgbtq+”

di Giovanni Berruti (lastampa.it, 2 aprile 2022)

«Entro la fine del 2022 circa la metà dei personaggi dei nostri film sarà Lgbtq+». Dopo il reinserimento del bacio omosessuale nel prossimo Lightyear, lo spin-off di Toy Story, la Disney annuncia ufficialmente l’arrivo di diversi personaggi, oltre a quelli appartenenti a minoranze etniche, che rappresenteranno la comunità duramente colpita dalla controversa legge da poco approvata in Florida, “Don’t Say Gay”, che vieta il dibattito sull’orientamento sessuale o l’identità di genere all’interno delle scuole pubbliche. Lo fa attraverso le parole di Karey Burke, a capo della Disney’s General Entertainment Content, che con un collegamento Zoom per la campagna “Reimagine Tomorrow”, postato successivamente su Twitter, ha svelato anche i motivi personali dietro alla scelta.

Ph. Ringo Chiu / Reuters

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Archiviare populismo e sovranismo

di Giorgio Merlo (huffingtonpost.it, 21 marzo 2022)

Lo scenario politico è cambiato. È profondamente cambiato. Già prima dell’invasione russa nei confronti dell’Ucraina e di una guerra che è destinata a mutare definitivamente gli equilibri geopolitici mondiali. E, di conseguenza, anche il ruolo e la “mission” della stessa Europa. Ci sarà un cambiamento profondo di fronte al quale tutte le forze politiche debbono misurarsi. Di destra, di sinistra e di centro. È inutile attardarsi in analisi virtuali pensando che, dopo la fase cruenta di questa invasione, tutto possa ritornare come prima. E questo per una semplice ma, al contempo, grande ragione. E cioè, quando la politica estera diventa centrale e determinante per elaborare un progetto politico da un lato e tracciare le alleanze politiche ed elettorali dall’altro, è addirittura scontato che il quadro nel suo insieme è destinato a cambiare in profondità.

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