Archivio mensile:Marzo 2022

Espiare un lutto ballando Čajkovskij

di Sofia Francioni (luce.lanazione.it, 16 marzo 2022)

In Russia il canale televisivo Rain Tv per accomiatarsi dai suoi telespettatori, annunciando la sospensione delle trasmissioni, sceglie come coda un doloroso Lago dei cigni di Pëtr Čajkovskij. Subito dopo le immagini della redazione che lascia lo studio e il saluto della sua direttrice Natalia Sindeeva, viene infatti trasmesso integralmente il balletto più acclamato di sempre. Ma perché scegliere come velo da stendere sul bavaglio di Vladimir Putin Il lago dei cigni, e non magari gli immortali balletti dello Schiaccianoci o di Onegin? «I russi lo sanno» risponde il quotidiano nazionale russo Novaja Gazeta, «quando vedono Il lago dei cigni in tv significa lutto».

Novaja Gazeta

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Su Netflix torna “Servant of the People”

(huffingtonpost.it, 16 marzo 2022)

Tutto il mondo sa che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha un passato da famoso attore nella serie tv di grande successo Servant of the People. Nella serie lo stesso Zelensky impersona un comune cittadino, un insegnante di Storia, che diventa presidente dell’Ucraina. In pochi però hanno seguito questa serie, prodotta dal 2015 al 2018, e adesso molti vorrebbero vederla. Chi l’ha già vista infatti negli ultimi giorni ha chiesto a Netflix di riportarla in auge. Nel momento più caldo dello scontro in atto tra Russia e Ucraina, Netflix Usa ha voluto accogliere le richieste del pubblico e ha così annunciato il grande ritorno: Servant of the People torna su Netflix negli Stati Uniti, ed è confermato anche in Canada.

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La verità su Truth, un Twitter noiosetto (e viola)

di Sonia Turrini (huffingtonpost.it, 20 marzo 2022)

Dopo quasi un mese, stamattina sul mio telefono è comparsa una notifica lilla: “La tua attesa è finita! Clicca per cominciare a usare Truth Social”. Ci provavo dal 20 febbraio, da quando la piattaforma creata da Donald Trump in risposta alla sua esclusione dai principali social era sbarcata sull’App Store americano. Il lancio non era esattamente andato liscio; la app è stata inizialmente prima nelle classifiche di download, per poi vedere gli utenti schiantarsi tutti collettivamente contro un muro di gomma di errori continui, liste di attesa, bug vari ed eventuali. Insomma, per un mese sono stata il numero 101.553 di una sinuosa coda virtuale che non si muoveva di una posizione.

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I discorsi di Zelensky nei Parlamenti sono un format

(ilpost.it, 17 marzo 2022)

Giovedì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato in diretta al Parlamento della Germania. Per chiedere aiuto e sostegno contro la Russia ha citato le parole con cui, dice, ogni anno i politici commemorano le vittime dell’Olocausto: «mai più». Contrariamente a questo auspicio, ha continuato, in Ucraina è ora in corso la distruzione di un popolo. Zelensky ha cercato insomma di smuovere le coscienze dei parlamentari tedeschi facendo ricorso a un tema particolarmente sentito e persuasivo come lo sterminio degli ebrei. Zelensky ha usato la stessa strategia, con riferimenti diversi volta per volta, nei Parlamenti di Canada e Regno Unito, al Parlamento Europeo e, ieri, al Congresso americano, riuscendo in tutti questi casi a unire il proprio pubblico contro la Russia.

Ph. Sarah Silbiger / Pool via Ap

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I Lego ispirati alla guerra in Ucraina

di Monica Coviello (vanityfair.it, 16 marzo 2022)

Con i minifig che ritraggono il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la Citizen Brick, un’azienda danese che realizza mattoncini Lego, ha raccolto 16.540 dollari per aiutare i cittadini ucraini. Oltre al minifig in edizione limitata, che indossa una tuta verde kaki e ha la barba e i capelli neri, la Citizen Brick ha realizzato anche delle mini molotov con la bandiera dei colori dell’Ucraina, giallo e celeste, e delle fiamme rosse che escono dal collo delle bottiglie. L’azienda, sulla sua pagina Instagram, ha voluto ringraziare tutti quelli che hanno aderito all’iniziativa: «L’intero importo è stato donato a @directrelief [ente di beneficenza specializzato nella fornitura di cure mediche di emergenza in tutto il mondo che, attualmente, collabora con il ministero della Salute dell’Ucraina – N.d.R.] per aiutarli nello sforzo di portare forniture mediche a chi ne ha bisogno».

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Il video di Arnold Schwarzenegger per il popolo russo

(ilpost.it, 17 marzo 2022)

L’attore e politico (ex governatore della California) Arnold Schwarzenegger ha pubblicato un video sulla guerra in Ucraina rivolgendosi direttamente al popolo russo. Nei primi minuti del video, Schwarzenegger racconta di quando a 14 anni incontrò il campione di sollevamento pesi Yuri Petrovich Vlasov, «l’uomo che diventò il mio eroe» nonostante l’opposizione iniziale di suo padre, che assediò Leningrado nelle fila dell’esercito nazista e che non amava i russi. Ma l’incontro con Vlasov e i suoi successivi viaggi nel Paese, racconta Schwarzenegger, consolidarono uno stretto legame di amicizia e affetto con la Russia e i russi.

Arnold Schwarzenegger via Twitter / Tristar Picture

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Kate in blu supporta il popolo ucraino

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 15 marzo 2022)

Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, il blu su Kate Middleton assume un nuovo significato. Se prima era il colore che ben si abbinava al suo anello di fidanzamento, ora invece diventa un modo di mostrare solidarietà al popolo ucraino. La duchessa di Cambridge si è presentata alla funzione del Commonwealth Day nell’Abbazia di Westminster con un coat dress su misura nuovo di zecca firmato Catherine Walker abbinato a un cappello in stile Jacqueline Kennedy di Sean Barrett. La silhouette aderente del capo in crêpe di lana è movimentata da due grandi patte delle tasche in vita mentre il rever a scialle è di velluto. Il cappotto copre un abito del medesimo colore, mentre il tacco dieci firmato Rupert Sanderson è di una gradazione appena più scura.

Ph. Samir Hussein

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Perché dovremmo guardare oggi la serie di Zelensky

di Cristina Brondoni (wired.it, 15 marzo 2022)

L’attore che interpretava la parte di Vasily, ormai lo sappiamo tutti, è l’attuale presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Che, nemmeno a dirlo, si è poi candidato presidente per il partito Sluga Naroda, fondato dai proprietari della casa di produzione della serie tv, Kvartal 95, tra cui Zelensky stesso e Ivan Bakanov, suo amico di infanzia e attuale capo del servizio di sicurezza dell’Ucraina. In molti hanno definito Volodymyr Zelensky un comico, ma sarebbe più opportuno pensarlo come attivista. La serie tv rientra a pieno titolo nella satira politica, ma vista adesso è evidente che si è trattato di qualcosa di più di un’espressione artistica. Zelensky ha utilizzato la tv per mostrare, o meglio dimostrare, un’altra Ucraina.

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Elon Musk ha sfidato a duello Vladimir Putin

(tgcom24.mediaset.it, 14 marzo 2022)

«Con la presente sfido Vladimir Putin in un combattimento. In palio c’è l’Ucraina». Con un tweet il miliardario americano Elon Musk lancia la sua provocazione per mettere fine all’invasione russa in Ucraina. Un guanto di sfida al numero uno del Cremlino, senza aggiungere dettagli. Il campo di battaglia potrebbe però essere un tappeto, visto che Vladimir Putin è campione (anche se espulso dalla federazione internazionale) di judo mentre Musk pratica diverse arti marziali, tra le quali proprio quella preferita dal leader russo. Non è la prima volta che Elon Musk tenta di “venire alle mani” con qualcuno di famoso.

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L’assiepamento sui social durante l’invasione dell’Ucraina

(ilpost.it, 13 marzo 2022)

Nelle ultime due settimane l’invasione dell’Ucraina è stata, prevedibilmente, uno degli argomenti più seguiti, discussi e commentati sui social media, peraltro considerati in questi giorni sia potenziali mezzi di propaganda sia parte essenziale del racconto della guerra. Oltre alla parte che ha espresso sentimenti di costernazione per le vittime e preoccupazione per gli sviluppi del conflitto, una quota significativa delle reazioni collettive all’invasione emerse sui social nei Paesi occidentali ha mostrato in modo piuttosto unitario un certo livello di aggressività verbale, eccentricità e umorismo spesso giudicato fuori luogo o di cattivo gusto. In tanti hanno fatto battute riferite a una sorta di continuità nelle sventure recenti del mondo, associando la pandemia e i rischi di una guerra mondiale.

New York Post via Twitter

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