Archivio mensile:Giugno 2021

L’inchino dei Bleus divide la Francia

(agi.it, 15 giugno 2021)

Fa discutere in Francia la decisione dei giocatori “Bleus” d’inginocchiarsi prima del debutto agli europei di Calcio contro la Germania, in omaggio al movimento Black Lives Matter e per condannare le discriminazioni razziali. Il numero due del movimento di estrema destra Rassemblement National (Rn), Jordan Bardella, si è chiesto se questa attenzione ai diritti umani varrà sempre: «Ci metteremo in ginocchio anche l’anno prossimo alla Coppa del Mondo in Qatar per rendere omaggio agli oltre 6.500 operai immigrati morti per costruire gli stadi della vergogna?», ha twittato l’esponente lepenista. I calciatori francesi si erano già inginocchiati prima dell’amichevole contro l’Olanda in vista degli europei, e negli ambienti nazionalistici era già montata la protesta con l’hashtag #BoycottEquipeDeFrance.

Afp
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L’album con cui Marvin Gaye liberò la musica black dai suoi cliché

di Carlo Massarini (linkiesta.it, 29 maggio 2021)

«Man, what’s happening?», un chiacchericcio iniziale in slang, musicisti che si preparano, dopo pochi secondi si apre su un ritmo che pulsa mediolento, rilassato, le congas che accolgono un riff di sax. E su questo tappeto morbido, accompagnata da un coro che lo raddoppia, si appoggia una voce… Mother, mother… «Madre, madre / ce ne sono troppe di voi che stanno piangendo / Fratello, fratello, fratello / ce ne sono fin troppi di voi che stan morendo / Sai che dobbiamo trovare un modo / per portare un po’ di amore qui, oggi».

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Da Carofiglio a Bonaccini, la nuova estetica del Narciprogressista

di Francesco Cundari (linkiesta.it, 11 giugno 2021)

In principio fu Carofiglio, inteso come Gianrico, magistrato e scrittore di successo, opinionista televisivo, commentatore e convegnista brillante e ricercato, non per niente scelto come testimonial per il vaccino italiano, Reithera, e in quanto tale immortalato seminudo – in senso quasi letterale: con una camicia infilata a un braccio solo, a coprirgli esattamente metà del corpo – nel momento decisivo dell’inoculazione. Va detto che lui il testimonial doveva fare, e dunque, se in tal modo l’immagine ha colpito di più l’attenzione e ha avuto maggiore circolazione, se ne può concludere solamente che ha svolto egregiamente il suo compito.

Stefano Bonaccini via Twitter
Stefano Bonaccini via Twitter

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G7, la battuta della regina Elisabetta: «Deve sembrare che ci stiamo divertendo?»

(ilpost.it, 12 giugno 2021)

A Carbis Bay, nella regione inglese della Cornovaglia, è in corso il G7 a cui partecipano i leader e i capi di Stato e di governo di alcuni dei Paesi più importanti e ricchi al mondo. La regina del Regno Unito, Elisabetta II, venerdì scorso vi ha presenziato ufficialmente assieme al resto della famiglia reale, tra cui il principe Carlo con sua moglie Camilla e il principe William con sua moglie Kate. La regina si è fatta notare soprattutto per una battuta fatta durante la foto di gruppo con gli altri leader: mentre erano tutti in posa, ha detto: «Are you supposed to be looking as if you’re enjoying yourself?» (Deve sembrare che ci stiamo divertendo?).

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L’Europeo dell’Inghilterra è diventato molto di più che un torneo di Calcio

di Federico Corona (esquire.com, 9 giugno 2021)

Il processo di avvicinamento della Nazionale inglese a una manifestazione internazionale è sempre condito da un misto di timore e fiducia. Timore di perdere l’ennesima occasione e fiducia di interrompere una maledizione che dura dal 1966, anno in cui i Tre Leoni vinsero quel mondiale che resta l’unico trofeo della loro storia. Anche per l’Europeo alle porte le aspettative sono altissime. L’Inghilterra è una squadra che assembla perfettamente giocatori esperti e una generazione d’oro di giovani talenti tra i migliori al mondo. Ha qualità e intensità, gioca un Calcio di dominio e controllo. L’eccitazione dovrebbe essere alle stelle, tuttavia la squadra del ct Gareth Southgate si trova, a pochi giorni dall’esordio, a dover gestire una situazione difficile.

Ph. Lee Smith / Getty Images
Ph. Lee Smith / Getty Images

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Donald Trump si è pentito di non aver vietato Facebook e Twitter mentre era presidente

di Ilaria Roncone (giornalettismo.com, 9 giugno 2021)

Con un social network naufragato ancor prima di essere annunciato, Donald Trump sulla questione di Twitter in Nigeria ha rilasciato una serie di dichiarazioni su quanto accaduto la scorsa settimana. Twitter ha deciso di rimuovere un post di Muhammadu Buhari contro i secessionisti e il governo ha provveduto a bannare Twitter dal Paese. Decisione celebrata dall’ex presidente degli Stati Uniti, che è arrivato a congratularsi con la Nigeria per l’azione compiuta contro la piattaforma che «ha messo al bando il suo presidente». Si sente ovviamente toccato nell’intimo, il tycoon, tanto da dire che forse lui stesso avrebbe dovuto bannare Facebook e Twitter mentre era presidente.

Ipp / Zuma Press
Ipp / Zuma Press

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La mappa sulla maglia della nazionale ucraina ha fatto arrabbiare la Russia

(ilpost.it, 7 giugno 2021)

Domenica la nazionale dell’Ucraina ha presentato la nuova divisa con cui parteciperà agli Europei di Calcio che cominceranno questa settimana: sulla parte anteriore della maglia c’è una decorazione in rilievo della mappa del Paese che comprende anche la penisola di Crimea, invasa militarmente e poi annessa alla Russia nel 2014 con un referendum fortemente contestato dall’Ucraina e dalla comunità internazionale. I confini della mappa includono anche i territori separatisti filo-russi di Donetsk e Lugansk. Il parlamentare russo Dmitry Svishchev ha definito quella della nazionale ucraina «una provocazione politica», e ha detto che mostrare una mappa che includa quelli che definisce «territori russi» sia illegale.

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Perché Google ha dedicato un doodle a Shirley Temple

di Paolo Armelli (wired.it, 9 giugno 2021)

Il doodle animato che campeggia sulla homepage di Google di oggi, 9 giugno, è dedicato a Shirley Temple. L’attrice, cantante e ballerina è divenuta famosa nell’epoca d’oro di Hollywood debuttando da piccolissima sul grande schermo e diventando immediatamente una delle celebrità-bambine più conosciute al mondo. Nata a Santa Monica, Los Angeles, il 23 aprile 1928, figlia di un banchiere e di una ex ballerina, iniziò a studiare danza su pressioni della madre all’età di tre anni. Grazie al suo aspetto angelico, i boccoli dorati (anche se in realtà era castana), ma anche per via di una ferrea dedizione al lavoro, si guadagnò il primo grande ruolo cinematografico nel 1934 nel musical Il trionfo della vita, un film che doveva fare da cassa di risonanza alla propaganda del New Deal del presidente Roosevelt.

Google / Ap
Google / Ap

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Dai girotondi a Mahmood, Nanni Moretti entra in maggioranza

di Stefano Baldolini (huffingtonpost.it, 3 giugno 2021)

Più o meno è andata così: Nanni Moretti annuncia la candidatura a Cannes di Tre piani con un video Instagram in cui si mette in smoking e canta Soldi di Mahmood, e i fan gli rispondono: “Ti amiamo”. E il video diventa virale, come si dice in questi casi, e fa male un po’ anche pensarlo, per uno che nel 1977 ha inchiodato “il barone” Monicelli alla “ricerca ansiosa e angosciosa del successo”. Insomma, fa una certa impressione osservare Nanni Moretti che sembra voler fare il simpatico, voler uscire dal suo personaggio irsuto e corrosivo di moralista talentuoso, addirittura voler abbracciare il pop, proprio quella maggioranza delle persone in cui ha sempre teorizzato di non voler credere.

Nanni Moretti via Instagram
Nanni Moretti via Instagram

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Le elezioni in Francia dipenderanno anche da lui

(ilpost.it, 7 giugno 2021)

Da settimane il dibattito politico francese gira intorno a Eric Zemmour, un popolarissimo conduttore tv legato all’estrema destra che sembra sempre più vicino a candidarsi alle elezioni presidenziali previste per la primavera del 2022. Oltre che i giornali francesi, di Zemmour si stanno occupando anche le riviste e i siti di news europei, che gli hanno dedicato diversi profili per farlo conoscere al di fuori del territorio francese. Zemmour ha 62 anni e alle spalle una lunga carriera da giornalista a Le Figaro, quotidiano conservatore fra i più autorevoli in Francia, con cui collabora ancora oggi. È diventato famoso in tutta la Francia prima con il suo libro Le Suicide français, uscito nel 2014, poi con il talk show Face à l’Info, che conduce dal 2019.

Ph. Olivier Hoslet / Epa
Ph. Olivier Hoslet / Epa

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