Archivio mensile:Maggio 2021

L’influente ruolo delle radio romane nella corsa al Campidoglio

di Marco Fattorini (linkiesta.it, 28 maggio 2021)

«Ma chi è Michetti, Micucci… Come si chiama?». Se l’è chiesto il presidente della Lazio, Claudio Lotito. Come lui, molti parlamentari e giornalisti sono caduti dalle nuvole. Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, che il dossier Campidoglio lo segue da tempo, fa spallucce: «Non lo conosco, non posso giudicare». L’ex presidente della Regione Lazio Francesco Storace sceglie l’ironia: «Ero a San Pietro e tutti si chiedevano chi fosse quello vestito di bianco vicino a Michetti». Da giorni si parla di Enrico Michetti come possibile candidato sindaco del centro-destra a Roma, in quota Fratelli d’Italia. Ma il suo nome è sconosciuto ai più.

Unsplash
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Finalmente l’Europa alza la voce con le Big Tech: cambiate gli algoritmi, state alimentando fake news

di Giulio Alibrandi (tpi.it, 26 maggio 2021)

La Commissione Europea ha chiesto a piattaforme di social media come Facebook, Google e Twitter di cambiare i propri algoritmi per fermare la diffusione di contenuti falsi. Secondo quanto riportato da Politico, le nuove regole, alle quali le piattaforme per ora potranno aderire su base volontaria, potrebbero rappresentare l’intervento finora più significativo da parte di qualsiasi autorità di regolamentazione sulla riservatezza degli algoritmi che regolano il flusso di contenuti distribuiti a miliardi di persone nel mondo. Le norme fanno parte della revisione del codice di condotta siglato nel 2018 con le principali piattaforme di social media, che, negli ultimi tre anni, non avrebbe fatto abbastanza per contrastare la diffusione di falsità sui social stessi durante le elezioni politiche e, soprattutto, la pandemia.

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Al personaggio Bassetti manca solo un reality

di Stefano Baldolini (huffingtonpost.it, 26 maggio 2021)

D’accordo, era la Partita del Cuore, e un infettivologo poteva essere contemplato nel team “Campioni per la Ricerca” in un evento di beneficenza. Poi Matteo Bassetti, classe 1970, asciutto e tosto, se l’è cavata anche bene sulla fascia destra, ha persino impegnato un campione del mondo come Dida, costretto a deviare un suo tiraccio sulla traversa. Magari è un po’ troppo egocentrico, passa poco la palla, ma questo ormai è in linea con il personaggio. Già, perché il ricercatore del San Martino di Genova, ormai della pandemia, l’evento drammatico che lo ha lanciato, può farne volentieri a meno.

Ph. Stefano Guidi / Getty Images
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Facebook ha deciso di affrontare il tema del diritto di satira

di Enzo Boldi (giornalettismo.com, 24 maggio 2021)

Un meme della discordia che potrebbe condizionare la politica dei social network in termini di ironia e satira. La decisione dell’Oversight Board del social di Mark Zuckerberg – che ha il compito di valutare le decisioni prese dai vertici di Menlo Park – ha ribaltato la “censura” portata avanti dalla piattaforma nei confronti di un’immagine dissacrante che aveva l’obiettivo di “denunciare” il comportamento della Turchia sul genocidio armeno. Questa scelta apre un vasto confronto sul diritto di satira su Facebook (e sui social in generale), che, molto spesso, viene superato dagli algoritmi e da valutazioni che non riescono a stabilire il confine labile tra la macabra ironia e la denuncia satirica.

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Il delirio di insulti dalla Bielorussia contro i Måneskin

di Giulia Melodia (secoloditalia.it, 26 maggio 2021)

Niente, proprio non ci vogliono stare. Questa vittoria dei Måneskin all’Eurovision Song Contest 2021 non va giù a tanti. E così, dopo la Francia rosicona che ha montato ad arte il coca-gate, salvo poi dover fare ammenda e scusarsi, oltre che congratularsi, stavolta le accuse al gruppo italiano arrivano direttamente dalla tv filogovernativa bielorussa. Oggi, infatti, è la volta dei 15 minuti di notorietà che non si negano a nessuno, come diceva il grande Andy Wharol. Neppure a un semi-sconosciuto (da noi) Grigoriy Azarenok, autore e presentatore della rubrica La medaglia di Giuda (nomen omen?), che, per fortuna lo spiega Libero, «va in onda tutte le settimane sul canale televisivo Ctv (quello filo-Lukashenko, ovviamente)».

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Il giocoso segreto dell’Eurovision

di Claudio Rossi Marcelli (internazionale.it, 24 maggio 2021)

Lo scorso fine settimana sulla piattaforma di musica in streaming Spotify è accaduto qualcosa apparentemente difficile da decifrare: La cura di Franco Battiato, che dal giorno della morte del cantautore dominava la classifica italiana, è stata soppiantata dalla versione elettronica di un canto pre-cristiano della tradizione folk ucraina dedicato al raccolto della canapa. Questo semplice aneddoto fa capire di che creatura bizzarra parliamo quando parliamo di Eurovision. Shum dei Go_A, la canzone in questione, era infatti la proposta ucraina nell’edizione 2021 dell’Eurovision Song Contest, che si è conclusa il 22 maggio a Rotterdam con la vittoria del gruppo italiano dei Måneskin.

Ph. Piroschka van de Wouw / Reuters
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In Kenya la satira sfida il potere

di Patrick Gathara (internazionale.it, 13 maggio 2021)

“In un periodo come questo serve una caustica ironia, non un ragionamento convincente”, dichiarò l’abolizionista statunitense Frederick Douglass nel 1852. Si riferiva alla futilità di discutere della schiavitù in un Paese in cui la Costituzione dichiarava la libertà un diritto fondamentale. Invece di cercare di convincere il suo pubblico dell’ovvio, Douglass usò l’umorismo come un’arma contro le incoerenze dello schiavismo negli Stati Uniti dell’Ottocento. Ma avrebbe potuto riferirsi anche al Kenya di oggi, dove ogni giorno il governo fa cose assurde. Il 18 aprile la polizia ha chiuso alcune delle principali strade di Nairobi con il pretesto di far rispettare il coprifuoco deciso per il Covid-19, provocando lunghi ingorghi. Nel traffico della Capitale sono rimaste bloccate ambulanze, genitori con bambini piccoli e lavoratori.

Ph. Yasuyoshi Chiba / Afp
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Intervista a Dario Adamo, social media manager di Giuseppe Conte

di Gianmichele Laino (giornalettismo.com, 26 marzo 2021)

Giuseppe Conte, è noto, non aveva account social prima della sua esperienza da presidente del Consiglio. È successo tutto molto in fretta, da zero a cento, nelle ore in cui il suo nome fu indicato per la prima volta dagli allora alleati Lega e Movimento 5 Stelle per guidare, nel 2018, l’esecutivo giallo-verde. Quegli stessi account social sono diventati una sorta di cifra stilistica della sua presidenza. Per questo, chi si occupa di tecnologia digitale e di comunicazione politica non può non ritenere importante un colloquio con Dario Adamo, social media manager di Conte nei suoi due anni e mezzo a Palazzo Chigi. «Era maggio 2018, Conte aveva già ricevuto l’incarico per la prima volta» – ricorda ai nostri microfoni.

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Enrico Michetti, il “Tribuno della Radio” che FdI vuole sindaco a Roma

di Gabriella Cerami (huffingtonpost.it, 21 maggio 2021)

“Dai, che sei sindaco!”. Oppure: “L’uomo giusto al posto giusto”. O ancora: “Finalmente al Campidoglio una persona onesta e competente”. Riceve messaggi così, in pubblico e in privato Enrico Michetti. Chi? Sintonizzarsi sulle onde di Radio Radio e non riconoscerlo è impossibile. È una piccola grande star della conversazione radiofonica della Capitale, una sorta di The Voice che commenta tutto lo scibile e soprattutto interviene sui temi, le gioie e i dolori del vivere a Roma e dell’amministrare questa città. Radio Radio è l’emittente romana da cui risuona la sua voce in pillole quotidiane.

@RadioRadioWeb via Twitter
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Bob Dylan, 80 anni di un artista “never ending”

di Enzo Bonaiuto (adnkronos.com, 22 maggio 2021)

Cantautore, musicista, poeta, persino pittore e scultore: qualunque categoria si scelga, appare riduttiva per descrivere l’artista Bob Dylan, che lunedì compirà ottant’anni, essendo nato il 24 maggio del 1941 (da genitori ebrei ucraini, con nonni paterni di origini turche e materni di origini lituane) a Duluth, cittadina americana del Minnesota, porto sui Grandi Laghi, con il nome di Robert Allen Zimmerman, poi cambiato legalmente in Robert “Bob” Dylan – che, dunque, non può considerarsi un nome d’arte – quando aveva vent’anni. Artista a 360 gradi, che comunque ha un posto riservato nell’Olimpo della Musica.

Fotogramma / Ipa
Fotogramma / Ipa

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