Archivio mensile:Luglio 2020
Ferragni agli Uffizi e i peggiori intellettuali del mondo
di Guia Soncini (linkiesta.it, 20 luglio 2020)
Hanno tutti torto. Nel caso che ci ha intrattenuti nel weekend, quello in cui la cultura alta (qualunque cosa essa sia) si sente offesa da Chiara Ferragni fotografata davanti a un Botticelli in una pausa d’un servizio di Vogue Hong Kong scattato agli Uffizi, hanno tutti torto, come d’altra parte sempre accade nelle polemiche social, una categoria filosofica che è sempre una gara a chi è più scemo o sa peggio sostenere le proprie ragioni. Continua la lettura di Ferragni agli Uffizi e i peggiori intellettuali del mondo
La democrazia italiana non funzionerà mai
di Antonio Gurrado (ilfoglio.it, 16 luglio 2020)
Il politologo inglese Colin Crouch ha un’interessante proposta per superare i difetti della democrazia grazie ad alcuni semplici accorgimenti pratici. Ad esempio – ha spiegato in un’intervista alla Lettura del Corriere della Sera – basterebbe istituire “gruppi di cittadini scelti in modo casuale, ma rispettando certe caratteristiche socio-demografiche, i quali si riuniscono per discutere questioni di rilevanza pubblica”. Continua la lettura di La democrazia italiana non funzionerà mai
Linkin Park contro Trump che usa “In the end”
(rockol.it, 19 luglio 2020)
L’uso e l’abuso di canzoni rock da parte di Donald Trump e del suo staff è pratica ormai tristemente nota. E altrettanto note sono le reazioni degli artisti, che si scagliano contro il presidente quasi sempre senza successo: Trump e i suoi continuano imperterriti. Questa volta però, i Linkin Park hanno battuto Trump sul suo terreno: i social media. Continua la lettura di Linkin Park contro Trump che usa “In the end”
I videogiochi fanno politica?
di Dario Ronzoni (linkiesta.it, 6 luglio 2020)
Al momento, sembrano solo gesti dovuti. Questioni di pubbliche relazioni. Sostegno freddo. Il mondo dei videogame, che da anni si dichiara “neutro” dal punto di vista politico, ha preferito non esporsi di fronte alle campagne di protesta americane. Solo una piccola azienda, Itch.io, ha deciso di organizzare un crowdfunding e ha messo in Rete, con offerta minima, una raccolta di 1.700 videogiochi. Dovevano raccogliere 100mila dollari, sono arrivati a 5 milioni. E continuano a crescere.

Fanculo John Wayne!
di Giulio Meotti (ilfoglio.it, 17 luglio 2020)
Prima il Partito Democratico di Orange County, la contea a Sud di Los Angeles, che vuole cambiare il nome dell’aeroporto e abbattere la statua dedicata a John Wayne. Ora una scuola di cinema in California che annulla una mostra dedicata all’attore a causa di ciò che gli amministratori chiamano le sue «dichiarazioni razziste e omofobe» (risalgono a un’intervista a Playboy del 1970).

Il corto premio Oscar “Hair Love” diventerà una serie animata
di Paolo Armelli (wired.it, 8 luglio 2020)
Il corto Hair Love aveva conquistato il cuore degli spettatori in tutto il mondo già all’inizio dell’anno. La sua popolarità, poi, era stata ulteriormente spinta dalla conquista del premio Oscar come miglior cortometraggio animato. In molti si erano chiesti come continuasse la storia dei protagonisti di questa toccante vicenda, che parla di amore famigliare e riscatto della propria identità.

Continua la lettura di Il corto premio Oscar “Hair Love” diventerà una serie animata
Luciano De Crescenzo nella campagna social di un candidato della Lega in Campania
(fanpage.it, 19 luglio 2020)
«Napoli, l’ultima speranza per l’umanità». Il volto sorridente di Luciano De Crescenzo, che ci lasciava un anno or sono, e in basso il simbolo della Lega con tanto di Alberto da Giussano. Non è piaciuta per niente alla famiglia dell’ingegnere filosofo la sortita di Severino Nappi [movimento civico “Campania. Il Nostro Posto” – N.d.C.], candidato alle prossime elezioni regionali in Campania col Centrodestra che sostiene Stefano Caldoro: associare il volto dello scrittore a un manifesto elettorale e per di più della Lega di Matteo Salvini con tanto di slogan «Prima gli italiani».

Non puoi sempre avere quello che vuoi, o delle dispute politiche sulle canzonette
di Maurizio Stefanini (linkiesta.it, 30 giugno 2020)
I Rolling Stones contro Donald Trump, e non solo. A Tulsa, nel comizio di apertura della sua campagna elettorale, il presidente ha fatto suonare You can’t always get what you want: una canzone che ha compiuto 52 anni, dal momento che fu registrata il 16 e 17 novembre 1968, per essere inclusa nell’album del 1969 Let it bleed. Continua la lettura di Non puoi sempre avere quello che vuoi, o delle dispute politiche sulle canzonette
Il delirante listino di Beppe Grillo
(linkiesta.it, 17 luglio 2020)
«Onde evitare strani appostamenti ed inseguimenti spiacevoli, ecco il listino interviste e foto per l’anno in corso e per il 2021». Descrive così Beppe Grillo i prezzari per interviste e foto che anche quest’anno propone sul suo blog. Il padre del MoVimento 5 Stelle si affida di nuovo all’ironia per far capire la sua poca volontà d’intrattenere rapporti con i media, aumentando perfino i prezzi per il 2020 (indicati con una correzione a mano sul tariffario stampato in precedenza). Continua la lettura di Il delirante listino di Beppe Grillo