Archivio mensile:Giugno 2020

“Mrs America”, la politica delle donne

di Flavia Perina (linkiesta.it, 25 maggio 2020)

La nuova serie tv di riferimento per chi ama la politica è Mrs America, che le scuole di formazione per aspiranti capataz, parlamentari, ministri, spuntate come funghi dopo la morte dei partiti, dovrebbero proiettare in apertura dei corsi, obbligatoriamente. Mrs America insegna due cose cruciali e largamente dimenticate nell’era dei populismi.

FX / Hulu
FX / Hulu

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Il trucco dietro l’acconciatura di Queen Elizabeth

di Marco Nepi (tpi.it, 29 maggio 2020)

Svelato il segreto dei capelli perfetti della regina Elisabetta. Sua maestà, durante la quarantena, si è reinventata parrucchiera curando personalmente l’acconciatura. Secondo quanto riportato da una fonte vicina a Buckingham Palace al Sun: “La regina si è acconciata i capelli per anni a Balmoral, durante le vacanze estive, ed è abituata a farlo. Si lava, si asciuga e si aggiusta i capelli da sola ed è anche molto brava! Ha fatto molta pratica, dunque sa esattamente cosa fare. È tipico di lei restare calma e fare le cose al meglio”.

Buckingham Palace / PA Wire
Buckingham Palace / PA Wire

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La comunicazione riparte dal barbiere di Mattarella

di Bruno Giurato (ilfoglio.it, 19 maggio 2020)

C’è uno splendido video su Youtube, intitolato Every Covid-19 commercial is exactly the same. Tre minuti e mezzo perfidi, dai quali si nota che moltissime aziende, Uber, Samsung, Apple, Budweiser, Facebook, Heineken ecc. hanno reagito all’emergenza Covid in sostanza con lo stesso spot. Il montaggio giustappone i vari luoghi comuni: 1) Pianoforte jarrettiano/sgocciolante in sottofondo; 2) Voce narrante profonda; 3) Fotografia iperrealista, chiaroscuri, panorami deserti, sunsetporn, dawnporn; 4) Storytelling sui singoli, e tanti volti in primo piano; 5) Parole chiave “home”, ripetuta in tutti i modi e con tutti i toni, e molti, moltissimi “together”. Il video si chiude con una tempesta di “together”.1_Mattarella_barbiere Continua la lettura di La comunicazione riparte dal barbiere di Mattarella

Facebook, licenziato dipendente anti Trump

(blitzquotidiano.it, 13 giugno 2020)

Facebook ha licenziato un dipendente perché molto critico verso l’atteggiamento del social sui post del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sulle proteste per George Floyd. Brandon Dail è stato cacciato per aver polemizzato con un collega al quale aveva chiesto senza successo di aggiungere il banner #BlackLivesMatter a un progetto cui stavano lavorando insieme. Davanti al rifiuto, Dail ha criticato il collega su Twitter, spingendo così Facebook a siluralo.

Gage Skidmore / CC BY-SA 2.0
Gage Skidmore / CC BY-SA 2.0

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Oann, la tv preferita di Donald Trump

di Paolo Mossetti (wired.it, 11 giugno 2020)

L’emittente conservatrice One America News Network (Oann) ha un’audience minuscola se paragonata alle sue concorrenti, il suo sito web attrae pochi lettori e non è mai diventata parte del mainstream. Ma ha uno spettatore d’eccezione: il presidente degli Stati Uniti. Il quale, rilanciando periodicamente le teorie del complotto di questo canale, gli consente di diventare un’arma propagandistica di tutto rispetto.

Kelly Caminero / The Daily Beast – Getty Images
Kelly Caminero / The Daily Beast – Getty Images

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Trump lacera le Chiese d’America

di Massimo Faggioli (huffingtonpost.it, 3 giugno 2020)

Nel giro di due giorni, 1 e 2 giugno 2020, Trump e la sua amministrazione sono riusciti a esporre l’osceno intreccio tra politica e religione nell’America contemporanea. Prima facendo infuriare la Chiesa episcopaliana (anglicana, di orientamento liberal-progressista) per aver organizzato una photo opportunity con la Bibbia in mano di fronte a una delle chiese storiche della Capitale, la St. John’s Church, dopo aver sgomberato manu militari la manifestazione pacifica di fronte alla Casa Bianca.Trump_JohnPaul_II_Church_Washington Continua la lettura di Trump lacera le Chiese d’America

Miley Cyrus ha taggato Giuseppe Conte su Twitter

(giornalettismo.com, 13 giugno 2020)

Cosa ci fanno Miley Cyrus e Giuseppe Conte nella stessa frase? Potreste sorprendervi, perché addirittura i due nomi sono finiti nello stesso tweet. Negli ultimi giorni, la cantante e attrice – ormai ex astro nascente di Disney Channel – ha speso il suo impegno e ha messo tutte le sue energie nella battaglia contro il razzismo e contro i duri impatti dei disastri nel nostro tempo sulle comunità marginalizzate. Così, Miley ha pensato di coinvolgere anche Conte nella sua battaglia.MileyCyrus_GiuseppeConte Continua la lettura di Miley Cyrus ha taggato Giuseppe Conte su Twitter

Conte dice di avere un piano per il Paese, ma prima vuole condurre Sanremo

di Christian Rocca (linkiesta.it, 12 giugno 2020)

A quotidiani pressoché unificati, il premier Giuseppe Conte ha annunciato che ha «un Piano» per la rinascita dell’Italia, chiamiamolo il “Piano Sòla”. Lo presenterà al Paese dopo otto giorni di Stati Generali, quindi in realtà non ce l’ha ancora, perché se ce l’avesse già non avrebbe bisogno del red carpet di Villa Pamphili con la sfilata di «ospiti di eccezione», come nelle seratone di Sanremo. Discutere, ascoltare, coinvolgere gli esperti e ampliare l’orizzonte è sempre una cosa buona e utile, specie per un governo modesto come il nostro.

Ph. Yves Herman / Reuters
Ph. Yves Herman / Reuters

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Abbiamo un problema: la vita imita la brutta televisione

di Guia Soncini (linkiesta.it, 3 giugno 2020)

«E adesso abbiamo il signor James Baldwin, star della serata, che è stato finora seduto ad ascoltare con attenzione, c’è un entusiasmo pazzesco da parte di tutta la platea, finora ha ascoltato i pareri degli altri e ora porterà nel dibattito la voce della sua esperienza» (voce fuori campo quando JB, il più famoso scrittore nero americano del Novecento, sale sul podio in un’aula di Cambridge per il dibattito Has the American Dream been achieved at the expense of the American Negro? con l’intellettuale conservatore William Buckley, 1965).Trump-Law&Order Continua la lettura di Abbiamo un problema: la vita imita la brutta televisione

Cari scienziati, la ricerca non è spettacolo

di Francesca Ulivi* (espresso.repubblica.it, 5 giugno 2020)

Caro clinico, caro ricercatore, caro scienziato,

ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per noi in questi mesi. Per le ore e i giorni e le notti passati in reparto con addosso quei paramenti insopportabili, cercando di salvare ogni persona, ogni vita. Per quelli passati in laboratorio, sui dati, sulle tabelle, al microscopio, ad analizzare e discutere i dati, sperando di trovare evidenze che il prima possibile ci spiegassero cosa sta accadendo; per quelli passati davanti al computer costruendo modelli possibili per capire da che parte andare, a spiegare alla politica cosa sta succedendo.

Ansa
Ansa

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