Archivio mensile:Novembre 2019

Jane Fonda rischia il carcere

(blitzquotidiano.it, 23 novembre 2019)

Rischia di finire in carcere Jane Fonda. L’attrice americana, da sempre attivista, oggi impegnata nella lotta al cambiamento climatico, è stata nuovamente arrestata venerdì 22 novembre a Washington, spiega Tmz, mentre manifestava insieme a gente comune e volti dello spettacolo come Diane Lane, Piper Perabo e Amber Valletta.

Ph. John Lamparski / Getty Images
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L’ultimo tweet di Trump è il più assurdo di sempre

(huffingtonpost.it, 27 novembre 2019)

Tweet shock di Donald Trump che, alla vigilia della Festa del Ringraziamento, dalla sua Casa Bianca d’Inverno di Mar-a-Lago, in Florida, regala al mondo un clamoroso fotomontaggio in cui appare nelle vesti di Rocky Balboa, scatenando immediatamente sgomento e ironia sui social.

Donald Trump via Twitter
Donald Trump via Twitter

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Il tailleur rosa di Jackie Kennedy

di Sara Bovi (amica.it, 24 novembre 2019)

Rosa, con le tasche e il colletto bordati di blu e i bottoni d’oro. In lana e doppiopetto. Se c’è un abito che ha consegnato alla storia Jackie Kennedy è il tailleur da lei indossato nel giorno dell’assassinio di suo marito, il presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy. Impossibile non ricordarlo.

Ph. Art Rickerby / Time & Life Pictures via Getty Images
Ph. Art Rickerby / Time & Life Pictures via Getty Images

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I social stanno distruggendo la democrazia, è il momento di fermarli

di Sacha Baron Cohen (linkiesta.it, 25 novembre 2019)

Il discorso di ringraziamento pronunciato dall’attore inglese a un summit a New York dell’Anti-Defamation League.

The Daily Beast
The Daily Beast

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Arriva Bloomberg

(ilpost.it, 23 novembre 2019)

Venerdì Michael Bloomberg, imprenditore miliardario ed ex sindaco di New York, ha comprato spazi pubblicitari televisivi per la prossima settimana per un valore complessivo di 30 milioni di dollari, confermando di fatto la sua imminente candidatura alle primarie dei Democratici per le presidenziali del 2020.

Ph. Yana Paskova / Getty Images
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Come suonano le rivolte nel mondo

di Maurizio Stefanini (ilfoglio.it, 10 novembre 2019)

Dal Cile a Hong Kong, un’ondata di proteste sta percorrendo il mondo. Diverse sono le motivazioni, diverse sono le ideologie, diverse sono le culture. Ma ogni protesta si sceglie una colonna sonora. Ecco le canzoni che i manifestanti stanno cantando per le strade in rivolta.Baby-Shark Continua la lettura di Come suonano le rivolte nel mondo

Google impedirà la promozione a pagamento di annunci politici palesemente falsi

(ilpost.it, 21 novembre 2019)

Mercoledì Google ha annunciato in un post pubblicato sul blog aziendale che modificherà le sue regole sugli annunci politici a pagamento che appaiono sul motore di ricerca, limitando la possibilità di “targettizzarli”, cioè di destinarli a un segmento molto preciso di pubblico.

Ph. Leon Neal / Getty Images
Ph. Leon Neal / Getty Images

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Coldplay a impatto zero: niente tour per “Everyday Life”

(tgcom24.it, 21 novembre 2019)

I Coldplay non andranno in tournée per l’attesissimo album in uscita, Everyday Life. La scelta, ha spiegato il frontman Chris Martin, è per proteggere il nostro pianeta dall’inquinamento. Niente concerti in giro per il mondo, finché non saranno eco-sostenibili. “Ognuno di noi – ha detto il leader della band – deve trovare il modo di fare il proprio lavoro meglio che può”.Coldplay_Everyday_Life Continua la lettura di Coldplay a impatto zero: niente tour per “Everyday Life”

Dove sono i corpi dei dittatori

(ilpost.it, 26 settembre 2019)

Dopo una controversia legale durata anni, ieri la Corte Suprema spagnola ha stabilito che il corpo del dittatore Francisco Franco potrà essere rimosso dal complesso monumentale della Valle de los Caídos, dove è sepolto dal 1975 insieme ai caduti della guerra civile spagnola. È stata una vittoria per il governo socialista di Pedro Sanchez, che aveva fatto della riesumazione della salma di Franco una battaglia politica identitaria, portata avanti contro gli eredi del dittatore e contro gli ambienti cattolico-conservatori spagnoli, dove la memoria di Franco è ancora molto sentita.

Il primo ministro britannico Winston Churchill sulla sedia su cui sedeva Adolf Hitler, fuori dal bunker di Berlino distrutto nel maggio del 1945 Ph. Fred Ramage / Keystone / Getty Images
Il primo ministro britannico Winston Churchill sulla sedia su cui sedeva Adolf Hitler, fuori dal bunker di Berlino distrutto nel maggio del 1945
Ph. Fred Ramage / Keystone / Getty Images

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