Archivio mensile:Ottobre 2018

Da ministra a vamp: Maria Elena Boschi in copertina su “Maxim”

di Marta Lodola (notizie.it, 3 ottobre 2018)

Con uno scatto firmato da Oliviero Toscani, l’ex ministra Maria Elena Boschi dà sfoggio di tutto il suo charme sulla copertina del periodico mensile “Maxim”. Com’è noto gli acquirenti della rivista sono principalmente uomini, per i quali la redazione propone spesso foto di attrici, modelle, showgirl e cantanti di bell’aspetto.Boschi-Maxim-Toscani Continua la lettura di Da ministra a vamp: Maria Elena Boschi in copertina su “Maxim”

Da dove spuntano tutti questi politici italiani in versione manga?

di Pietro Minto (vice.com, 27 settembre 2018)

Meloni-Chan è una ragazza giovane, dai lunghi capelli biondi e gli occhi grandi come il personaggio di un manga. Elegante e sorridente, ama l’Itala e la vuole difendere. La sua immagine ha fatto capolino un paio di volte nel profilo Facebook ufficiale di Giorgia Meloni, leader del partito Fratelli d’Italia, che sembra divertirsi con questa insolita rappresentazione da almeno lo scorso luglio, quando il panorama politico italiano fu scosso dal suo primo post a tema nipponico.1 Continua la lettura di Da dove spuntano tutti questi politici italiani in versione manga?

Il cinema del potere

di Antonio D’Orrico («Sette», suppl. al «Corriere della Sera», 10 maggio 2018)

Premetto che leggendo certi commenti a Loro 1, primo atto del film di Paolo Sorrentino con Toni Servillo, mi sono cascate le braccia. Erano mossi da una fretta eccessiva. Come se un cronista sportivo decretasse il risultato finale di una partita dopo aver assistito soltanto al primo tempo. E mi è venuto il cattivo pensiero che questa critica praecox volesse rimettere in riga “loro” di Napoli, ovvero Sorrentino & Servillo.Loro Continua la lettura di Il cinema del potere

I populisti e il fascino della divisa

di Fabiana Giacomotti (ilfoglio.it, 2 ottobre 2018)

Chiacchierando con uno dei vertici dell’Aeronautica Militare all’ultima edizione di Pitti Uomo, dove il brand affitta uno degli spazi più importanti con gran sfoggio di belle ragazze e modelloni dall’occhio umido, non ho potuto trattenermi dal chiedergli se non gli desse fastidio che un sacco di gente lontanissima dal mondo militare sfoggiasse felpe, pantaloni, t-shirt e – stellette e mostrine a parte – persino gli stessi giubbotti in cuoio che lui, entrato ragazzino in Accademia, si era conquistato con migliaia di ore di volo e di comando in teatri di guerra.Tofalo Continua la lettura di I populisti e il fascino della divisa

Il “discorso” dell’abito di Kate al Royal Wedding

di Aldo Grasso («Io Donna», suppl. al «Corriere della Sera», 2 giugno 2018)

Uno dei grandi dilemmi del linguaggio dell’abbigliamento è questo: è l’abito che fa il monaco o il monaco che fa l’abito? La questione è esplosa ancora una volta nei commenti che hanno accompagnato il matrimonio reale tra il principe Harry e Meghan Markle. Si è discusso, per esempio, sul fatto che Kate Middleton abbia deluso le attese sfoggiando un outfit firmato Alexander McQueen. Peccato però che fosse già la terza volta che lo indossasse.KateMiddleton-AlexanderMcQueen Continua la lettura di Il “discorso” dell’abito di Kate al Royal Wedding

Aznavour, lo chansonnier che portava le cicatrici dello scontro di civiltà

di Giulio Meotti (ilfoglio.it, 1° ottobre 2018)

Venne al mondo come Shahnour Vaghinag Aznavourian, per cambiarlo in Charles Aznavour, figlio dei primi laceri boat-people che negli anni Venti fuggirono il genocidio turco sbarcando a Marsiglia. «Sono indissociabilmente francese e armeno», diceva di sé Aznavour, morto lunedì a 94 anni.

Afp
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Vi piace la musica della politica?

di Renato Benedetto («Sette», suppl. al «Corriere della Sera», 22 febbraio 2018)

Il juke-box della politica ha iniziato a suonare. Vasco Rossi evocato da Matteo Renzi, Orietta Berti per i Cinque Stelle, De André citato da Matteo Salvini. Certo, negli anni il juke-box si è fatto compilation, iPod, playlist elettorale, diventando sempre più liquido come i partiti e le ideologie.Born_in_the_Usa Continua la lettura di Vi piace la musica della politica?