Archivio mensile:Marzo 2018

Gli Oscar sono l’ultima retroguardia di un pensiero liberal che nulla ha da dire

di Andrea Coccia (linkiesta.it, 5 marzo 2018)

Diciamoci la verità: quando all’alba di questa mattina abbiamo letto i nomi dei vincitori degli Oscar abbiamo pensato in tanti, almeno per un attimo, che se il mondo somigliasse a quello che raccontano gli Oscar, questo lunedì sarebbe molto meno amaro di quello che sembra, quanto meno per noi italiani che, mentre a Los Angeles annunciavano i premi, fissavamo increduli il nuovo volto di un Parlamento che queste elezioni ci hanno ridato sostanzialmente di destra, dominato dal Movimento 5 Stelle e attraversato da fortissime tensioni populiste.

Plastic Jesus & Joshua ‘Ginger’ Monroe, “Casting Couch” (Hollywood Boulevard, 4 marzo 2018)
Plastic Jesus & Joshua ‘Ginger’ Monroe, “Casting Couch” (Hollywood Boulevard, 4 marzo 2018)

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Il populismo ci salverà? La disperata profezia di Lasch

di Vittorio Giacopini («Il Venerdì», suppl. a «la Repubblica», 15 settembre 2017)

Verso la fine, quando ormai era ai ferri corti un po’ con tutti, preferiva andare diritto al bersaglio, provocare. Magari non era nella sua natura, ma doveva farlo. A neanche sessant’anni, con un paio di capolavori all’attivo, e ancora molto da dire, e da studiare, Christopher Lasch stava diventando la bestia nera di un sacco di gente.Lasch_rivolta_elite_cover Continua la lettura di Il populismo ci salverà? La disperata profezia di Lasch

“Suicide Squad”, nei fumetti un personaggio ispirato a Trump

di Paolo Armelli (wired.it, 16 febbraio 2018)

Si chiama The Wall, come in «Build The Wall», lo slogan per la costruzione del muro con il Messico che ha caratterizzato le scorse elezioni presidenziali americane. È il nuovo personaggio introdotto nella serie di fumetti Suicide Squad, pubblicati in questi giorni negli Usa.Suicide-Squad-The-Wall Continua la lettura di “Suicide Squad”, nei fumetti un personaggio ispirato a Trump

Difesa delle donne, minoranze e lotta alle armi: Hollywood porta l’attualità sul palco degli Oscar

di Simona Siri (lastampa.it, 5 marzo 2018)

Tenere insieme il movimento #metoo e #timesup, mischiarlo con le proteste contro le armi, aggiungerci Harvey Weinstein, i ragazzi di Parkland, l’orgoglio nero di Black Panther, Porto Rico, Donald Trump, Mike Pence e i messicani. Sembrava un’impresa impossibile.

Viola Davis tiene la busta con il nome del Miglior attore non protagonista - Dolby Theatre, 4 marzo 2018 (Matt Sayles/AMPAS via Getty Images)
Viola Davis tiene la busta con il nome del Miglior attore non protagonista – Dolby Theatre, 4 marzo 2018 (Matt Sayles/AMPAS via Getty Images)

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Elezioni, Steve Bannon a Roma: «Sento lo stesso clima pre-Trump: Italia cruciale per tutti i populismi»

di Viviana Mazza (corriere.it, 4 marzo 2018)

Steve Bannon, lo stratega che ha portato Donald Trump alla Casa Bianca, è a Roma per «osservare» e «imparare» dalle elezioni italiane, prima di partire per Zurigo dove martedì sera parlerà delle «implicazioni globali della rivolta populista» in un incontro pubblico con Roger Köppel, direttore della rivista svizzera di destra Die Weltwoche.Bannon-Trump Continua la lettura di Elezioni, Steve Bannon a Roma: «Sento lo stesso clima pre-Trump: Italia cruciale per tutti i populismi»

Elezioni 2018, ecco come i politici hanno usato i social media

(wired.it, 2 marzo 2018)

“Spazio non assegnato”. Se vi serviva una dimostrazione del fatto che le campagne elettorali non si giocano più per strada, i semideserti pannelli destinati alle affissioni ne sono la prova lampante. Saranno stati i social network, in queste elezioni, a fare la parte del leone?berlusconi_portaporta_ftg Continua la lettura di Elezioni 2018, ecco come i politici hanno usato i social media

“Red Sparrow”, Jennifer Lawrence e il movimento #MeToo

di Mariarosa Mancuso (ilfoglio.it, 2 marzo 2018)

Jennifer Lawrence fa l’agente segreto russo in Red Sparrow di Francis Lawrence (non sono parenti, lavorano insieme dal secondo capitolo della trilogia Hunger Games). Charlize Theron aveva fatto l’agente segreto britannico in Atomic Blonde di David Leitch.

Jennifer Lawrence con Francis Lawrence, Matthias Schoenaerts, Joel Edgerton e Jeremy Irons al photocall di Red Sparrowal The Corinthia Hotel di Londra, 20 febbraio 2018 (John Phillips/John Phillips/Getty Images)
Jennifer Lawrence con Francis Lawrence, Matthias Schoenaerts, Joel Edgerton e Jeremy Irons al photocall di Red Sparrow al The Corinthia Hotel di Londra – 20 febbraio 2018
(John Phillips/Getty Images)

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Così il #MeToo è diventato la bandiera del “femminismo da Instagram”

di Cristina Marconi (ilfoglio.it, 2 marzo 2018)

Dicono che agli Oscar si potrà tornare ad indossare qualcosa di colorato, dicono. Perché va bene l’attivismo, il #MeToo e il Time’s Up, ma dopo i Golden Globes e i Bafta non si può pensare di fare il terzo red carpet in gramaglie.SpectatorMeToo Continua la lettura di Così il #MeToo è diventato la bandiera del “femminismo da Instagram”

John Oliver come Beppe Grillo: ecco perché i comici sono i nuovi politici (e sono pericolosi)

di Francesco Francio Mazza (linkiesta.it, 28 febbraio 2018)

Lasciatevelo dire da uno che John Oliver lo conosce piuttosto bene, vivendo negli Stati Uniti da anni e seguendolo da quando lavorava al fianco di Jon Stewart al Daily Show. Altro che: “è solo un comico!”.john_oliver Continua la lettura di John Oliver come Beppe Grillo: ecco perché i comici sono i nuovi politici (e sono pericolosi)

Barbara D’Urso è la regina della campagna elettorale (e noi abbiamo un problema)

di Lady V (linkiesta.it, 28 febbraio 2018)

Il salotto di Barbara D’Urso è diventato con somma sorpresa di tutti la Quarta Camera del Parlamento, ormai è pacifico, e questo la dice lunga sul livello della politica italiana, dei suoi protagonisti e della campagna elettorale.d_urso_b Continua la lettura di Barbara D’Urso è la regina della campagna elettorale (e noi abbiamo un problema)