Archivio mensile:Marzo 2017

Schwarzenegger dice basta a ‘The Celebrity Apprentice’: “Ascolti bassi, tutta colpa di Trump”

(repubblica.it, 3 marzo 2017)

Ascolti bassi? Tutta colpa di Trump. Così Arnold Schwarzenegger ha spiegato perché non tornerà a condurre, nella prossima stagione, The Celebrity Apprentice, lo show in onda sulla Nbc, ideato e condotto dall’allora magnate Donald Trump, di fatto una versione “vip” di The Apprentice (di quest’ultimo una versione italiana è stata prodotta da Sky ed è andata in onda dal 2012 al 2014).Schwarzenegger Celebrity Apprentice Continua la lettura di Schwarzenegger dice basta a ‘The Celebrity Apprentice’: “Ascolti bassi, tutta colpa di Trump”

Grillo su Netflix, vedere un suo show è come assistere a un comizio?

È il destino di un comico di grande talento diventato leader di un movimento. Nessuna polemica sulla sua scelta, ma ormai quando lo si ascolta la risata è avvelenata dalla politica

(wired.it, 14 febbraio 2017)

Inserire nel proprio catalogo uno show con protagonista Beppe Grillo è una scelta furba e Netflix ha capito bene come cavalcare l’onda della popolarità del comico-politico genovese rendendo disponibile dal 10 febbraio lo spettacolo Grillo vs Grillo. Non stupisce che all’interno del catalogo di Netflix vi sia un one man show.grillo-vs-grillo-netflix Continua la lettura di Grillo su Netflix, vedere un suo show è come assistere a un comizio?

Susan Sarandon risponde alle critiche Dem: “Facile incolpare me della sconfitta di Hillary. È ora di guardare al futuro”

(huffingtonpost.it, 3 marzo 2017)

“Troppo facile prendersela con me” per la sconfitta di Hillary Clinton alle elezioni americane. Susan Sarandon non si è pentita affatto di non aver sostenuto l’ex first lady dopo la sconfitta di Sanders, “suo” candidato alle primarie democratiche.Activists Gather In Times Square In Day Of Solidarity With American Muslims Continua la lettura di Susan Sarandon risponde alle critiche Dem: “Facile incolpare me della sconfitta di Hillary. È ora di guardare al futuro”

L’“Elvis Presley rosso” che tradì gli Usa per Mosca e finì affogato in un lago

Dean Reed nacque in una fattoria del Colorado ma, dopo qualche film anche in Italia, divenne un mito nel Blocco dell’Est per i suoi attacchi all’America di Reagan. Passato a Berlino Est, la sua morte resta un mistero su cui si indaga ancora

di Maurizio Serra («Sette», suppl. al «Corriere della Sera», 23 settembre 2016)

Esattamente trent’anni fa moriva misteriosamente Dean Reed, la più bizzarra rockstar del nostro tempo. Il quasi omonimo John Reed, il reporter americano testimone dei “dieci giorni che sconvolsero il mondo”, la rivoluzione bolscevica dell’ottobre 1917, è ancora ricordato come uno dei grandi cronisti del ventesimo secolo.reed Continua la lettura di L’“Elvis Presley rosso” che tradì gli Usa per Mosca e finì affogato in un lago