Archivio mensile:Dicembre 2014

Ermanno Olmi: «Grillo non insulti il presidente o lo denuncerò»

«Se Napolitano dovrebbe costituirsi, lei Grillo e tutti gli altri dovreste farvi ricoverare»

di Ermanno Olmi, regista

(corriere.it, 21 dicembre 2014)

Caro direttore, alla fine della Seconda guerra mondiale, l’Italia era considerata dagli Alleati fra i Paesi nemici e pertanto priva di ogni libertà. Quando il 10 agosto del 1946 Alcide De Gasperi intervenne alla Conferenza di pace a Parigi, esordì dicendo: «Prendendo la parola in questo Consesso, sento che tutto è contro di me, tranne la vostra personale cortesia». Questo bastò a salvare l’Italia dall’umiliazione di essere sotto tutela. Sarebbe stata la stessa cosa se al posto di De Gasperi ci fosse stato Beppe Grillo? Continua la lettura di Ermanno Olmi: «Grillo non insulti il presidente o lo denuncerò»

Il principe George si veste da soldatino. I sudditi di Sua Maestà: «È una star»

(ilmattino.it, 14 dicembre 2014)

LONDRA – Gli inglesi non hanno dubbi: il piccolo principe è la star del momento. Se poi George, il primogenito di Kate e William, si veste da soldatino passeggiando nel cortile di Kensington Palace, a Londra, tutte le attenzioni dei media britannici sono per lui.George_2014 Continua la lettura di Il principe George si veste da soldatino. I sudditi di Sua Maestà: «È una star»

Spagna, in politica è l’ora dei “guapos”

Il quotidiano conservatore El Mundo passa in rassegna i nuovi volti della politica e intercetta un’aria di cambiamento: “Il rinnovamento democratico dei nostri partiti passa anche dall’estetica”

di Gian Antonio Orighi (lastampa.it, 2 dicembre 2014)

L’ultimo arrivato è Alberto Garzón, economista di 29 anni di Malaga, deputato, prossimo leader del cartello eco-comunista di Izquierda Unida (Iu) dopo aver accettato, la settimana scorsa, di partecipare alle primarie del prossimo febbraio. Prima, a maggio, era apparso sulla scena politica Pedro Sánchéz, 42 anni, madrileno, economista e deputato, nuovo segretario generale dei socialisti del Psoe, il maggior partito dell’opposizione al governo popolare del premier Mariano Rajoy. E, a fare l’apripista, era stato a gennaio Pablo Iglesias, 36 anni, madrileno, professore di Scienze Politiche soprannominato “El Coleta” (il codino), eurodeputato, leader di Podemos, il movimento trasformatosi partito nel mese scorso e che, stando ai sondaggi, è il primo partito di Spagna per intenzione di voto diretto. Il terzetto ha in comune la bella presenza, Continua la lettura di Spagna, in politica è l’ora dei “guapos”

La svolta ‘sexy’ di Salvini: a petto nudo in copertina come una star di Hollywood

Il segretario della Lega pronto a lanciare un partito nazionale anche a Sud: “Costruirò un’alternativa a Renzi in tutta Italia e correrò alle primarie del centrodestra, anche contro Berlusconi”

(quotidiano.net, 2 dicembre 2014)

Non più solo al Nord, Matteo Salvini è pronto a lanciare un nuovo partito nazionale che comprenderà anche il Sud. Lo annuncia lo stesso segretario federale della Lega dalle pagine del settimanale Oggi, che gli dedica la sua copertina. E per l’occasione Salvini si toglie la tradizionale felpa e si fa ritrarre in una posa ‘sexy’ da star: a petto nudo, con la sola cravatta color verde Lega, sdraiato tra i cuscini e le lenzuola bianche di un letto.Salvini_cover

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Una canzone pacifista alla festa dei reduci: fischi e tweet al veleno contro Springsteen

di Arturo Zampaglione («la Repubblica», 15 novembre 2014)

Era il primo concerto del genere. In occasione della giornata dei veterani, Howard Schultz, fondatore e presidente della Starbucks, ha organizzato assieme alla rete televisiva Hbo una serata musicale nel Mall di Washington, la grande spianata verde nel cuore della capitale, costellata di monumenti alla democrazia, memoriali per i caduti ed edifici pubblici. Lì, di fronte a centinaia di migliaia di reduci vecchi e giovani delle guerre americane, oltre che dei loro familiari e di giovani della città, si sono esibiti gratuitamente per tre ore alcune delle star più famose della musica americana: Eminem, Rihanna, Carrie Underwood, Black Keys, Metallica. Ma il “Concerto del Valore”, come è stato chiamato, ha riservato anche una sorpresa — seguita da fischi e polemiche — quando sul palco è arrivato “The Boss”, cioè Bruce Springsteen, assieme a Zac Brown e Dave Grohl. Continua la lettura di Una canzone pacifista alla festa dei reduci: fischi e tweet al veleno contro Springsteen