Il sosia cinese di Elon Musk

(adnkronos.com, 15 gennaio 2025)

Ci sono due Elon Musk. Uno è il magnate proprietario di X, Tesla e SpaceX. L’altro, noto come Yilongma, è il sosia cinese dell’uomo più ricco del mondo. La somiglianza con l’originale è impressionante e fa colpo anche sul miliardario. Musk, ovviamente su X, riposta un video con una “performance” del suo doppione.

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In Cina è virale un Trump-Buddha in porcellana

Ph. Martin Pollard / Reuters

(agi.it, 13 gennaio 2025)

Donald Trump non è tipicamente noto per la sua calma o riservatezza, ma nel laboratorio di un artigiano nella Cina rurale il presidente americano eletto appare in contemplazione divina. A gambe incrociate e con gli occhi socchiusi in una posa che evoca il Buddha, questa versione in porcellana del tycoon è opera del designer e scultore cinese Hong Jinshi.

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La battaglia dei tecnoligarchi contro l’Ue

Igor Omilaev / Unsplash

di Francesco Cundari (linkiesta.it, 14 gennaio 2025)

Sottoposti come siamo a un bombardamento costante di insensatezze sempre più grottesche, è probabile, è umano, è persino auspicabile che abbiate già dimenticato la disfida dei tecnomiliardari. Mi prendo dunque volentieri – perché dovrei soffrire solo io? – il compito di ricordarvelo. Estate 2023. Attraverso un breve scambio di tweet, post, icsate sui rispettivi social network, Elon Musk sfida Mark Zuckerberg a un combattimento “nella gabbia”, come usa negli incontri di arti marziali miste tanto cari alla nuova destra trumpiana.

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La svolta “trumpiana” Zuckerberg

Ph. Jaap Arriens / NurPhoto via Getty Images

di Matteo Flora (wired.it, 13 gennaio 2025)

Negli ultimi anni, Mark Zuckerberg e la sua Meta (ex Facebook) sono stati sinonimo di posizioni progressiste, programmi di inclusione e diversità, e un’adesione — quanto meno di facciata — ai valori dell’Identity Politics. Eppure, nell’arco di poche settimane, abbiamo assistito a un ribaltamento quasi totale delle politiche interne di Meta: dall’abolizione del fact-checking (almeno negli Stati Uniti) al clamoroso taglio dei programmi Dei (Diversity, Equity & Inclusion). Un’inversione di rotta tanto brusca da lasciare interdetti dipendenti, analisti e semplici osservatori.

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Mussolini e la televisione

Fox Photos / Getty Images

di Stefania Carini (ilpost.it, 11 gennaio 2025)

Chi lo sa se la prima volta che Mussolini si trovò davanti a un obiettivo televisivo guardò dritto davanti a sé, magari per cercare la complicità di chi stava dall’altra parte, come fa Luca Marinelli nella serie M – Il figlio del secolo diretta da Joe Wright e scritta da Stefano Bises e Davide Serino, appena uscita su Sky. Anche se l’inizio delle trasmissioni regolari della tv italiana è datato 3 gennaio 1954, la televisione esisteva già sotto il fascismo, in via sperimentale, e il Duce la provò almeno due volte – ma solo una di queste è arrivata fino a noi.

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Il Duce millennial, gli attori antifa e la pretesa della tv pedagogica

di Assia Neumann Dayan (linkiesta.it, 10 gennaio 2025)

Dopo aver scoperto di essere un’abbonata in prima fila Sky e che nonostante questo non riesco a vedere il canale dedicato a Mission Impossible, sperando fortissimamente che Starlink ci compri tutti e si rivenda i miei dati in cambio di un’antenna, ho visto le prime due puntate di M. Il figlio del secolo con lo stesso approccio che aveva Tom Cruise verso le microbombe nel cervello nell’episodio numero tre. Addio Philip Seymour Hoffman bombarolo, benvenuto Luca Marinelli con le bombe a mano sempre in mano.

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Il magnifico fallimento di Oliviero Toscani come assessore alla creatività

di Giacomo Di Girolamo (linkiesta.it, 14 gennaio 2025)

Però, che coppia, quella coppia. Ne parlavano tutti, li cercavano tutti. Vittorio Sgarbi e Oliviero Toscani. Ci fu un periodo – sembra un secolo fa, era il 2008 – in cui a un certo punto la sonnacchiosa Salemi, in provincia di Trapani, si ritrovò al centro delle cronache politiche, mondane, culturali. Con punte di euforia mai viste. Grazie a quei due. Vittorio Sgarbi e Oliviero Toscani.

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Morto il grande fotografo Oliviero Toscani

Ph. Julio Donoso / Getty Images

di Paolo Armelli (wired.it, 13 gennaio 2025)

È morto Oliviero Toscani, uno dei più celebri fotografi e creativi italiani. Ne ha dato notizia il suo studio su Facebook. Toscani è morto nella notte tra 12 e 13 gennaio 2025. Nato a Milano il 28 febbraio 1942, figlio di Fedele Toscani, storico fotoreporter del Corriere della Sera, pubblica la sua prima foto all’età di 14 anni proprio sul quotidiano milanese, dopo aver accompagnato il padre alla tumulazione nel 1956 di Mussolini a Predappio, occasione in cui immortala una dolente Rachele Mussolini.

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Incendi a Los Angeles: lo sport scende in campo e avvia un fundraising

Fanatics

di Susanna Bonini (agi.it, 12 gennaio 2025)

Le grandi squadre di Los Angeles scendono in campo per partecipare alla gara di solidarietà che sta scattando in tutti gli States a fronte degli incendi che stanno devastando la città da giorni. È stata presentata, secondo quanto riferito da Associated Press, una linea di abbigliamento con il logo “L.A. Strong” che servirà per raccogliere fondi da devolvere alle organizzazioni che assistono le persone colpite dai roghi.

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